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venerdì 12 settembre 2025

ACHTUNG BANDITEN!

 
Ieri, le truppe di occupazione naziste. Oggi, a declinare variamente quello stesso minaccioso avvertimento sono - con qualche crescente eccezione - le virtuose democrazie europee. Banditi, ieri, furono i ribelli ai regimi totalitari, destinati a scalzarli e a dare origine alle nazioni fondatrici dell’attuale Unione Europea. Oggi, ai nipoti di quei Banditi, ai nipoti dei protagonisti delle Resistenze europee con tanta generosa retorica celebrati ogni anno nelle ricorrenze di rito da posteri forse non altrettanto ammirevoli, si rimprovera da Strasburgo di non avere “lo stomaco di combattere”! Così ieri infatti il commissario capo di un esecutivo mai eletto, Ursula von der Leyen: “Europe must fight! Does Europe have the stomach to fight?”.
Ai nipoti dei Banditi delle Resistenze europee si intima, da Strasburgo, di non mollare un centimetro di territorio. Ancora nelle parole della presidente di una Commissione senza Costituzione: “L’Europe défendra chaque centimètre carré de son territoire, Mesdames et Messieurs!”.  Ma da chi dovremmo difendere il nostro territorio? Chi dovremmo avere il fegato di combattere?
Per quanto attestano gli atti, i novelli Banditi sono un Paese - la Federazione Russa - che non risulta aver pestato un dito ad alcun Paese della ‘democratica’ Unione Europea. Semplicemente, si è trovata circondata da un’alleanza militare difensiva denominata NATO trasformatasi, a mandato scaduto, nella compagine più offensiva e aggressiva della storia contemporanea. E comincia ad esserne comprensibilmente preoccupata. 


Da parte sua, con poche crescenti eccezioni, la grancassa mediatica occidentale racconta il conflitto in Europa orientale assumendo acriticamente, perinde ac cadaver, il punto di vista di una sola delle parti, sovente alterando, oscurando o gonfiando fatti, dichiarazioni, immagini, talora scadendo nel ridicolo. Poco o nulla viene riportato dei punti di vista divergenti. Men che meno si affronta il tema delle origini, delle cause e del contesto nel quale quel conflitto si è venuto costruendo. Sembra essersi del tutto smarrito il ruolo del ‘quarto potere’: l’allineamento ha preso il posto dell’inchiesta, il copia-incolla quello dell’indagine, il conformismo quello della deontologia. Una mutazione genetica che affligge ormai tutti i settori dell’informazione dominante.
La ‘santa alleanza’ fra istituzioni nazionali ed europee tragicamente autoreferenziali, avulse dalle popolazioni ‘rappresentate’, e organi di disinformazione proni alle esigenze narrative indispensabili alla loro sopravvivenza, non merita allora di diventare oggetto di libero dibattito pubblico? Al riparo da paraocchi e anatemi? Vogliamo parlarne? 
Va in scena così oggi 12 settembre a Firenze, a cura dell’associazione di volontariato Idra, pericolosamente divergente, un primo tentativo di ‘dialogo di strada’ in quattro lingue, a partire dalle parole chiave “Achtung Banditen! I Russi dappertutto?”. Una costatazione. Una domanda.
Si snoderà dalle 10 alle 12 fra Palazzo Vecchio e la Regione Toscana lungo Via dei Calzaiuoli, Piazza Duomo, Via Martelli, Via Cavour.
Associazione di volontariato Idra