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venerdì 19 settembre 2025

BANDIERE SU PALAZZO VECCHIO


Terzo appuntamento di ‘dialogo in strada’ a Firenze venerdì 19 settembre dalle 10 e alle 12 fra i due ingressi della stazione di Santa Maria Novella.
 
Oggetto di riflessione e di confronto, questa volta, la stessa immagine di Firenze, con la sua tradizione (smarrita) di ‘città operatrice di pace’. Abitiamo davvero la Firenze di Giorgio La Pira? Di Lorenzo Milani? Di Ernesto Balducci?  Di Enzo Mazzi? Se lo chiede, e proporrà il quesito al passante, fiorentino o visitatore che sia, il manifestante di Idra che domani ripercorrerà in un volantino bilingue da distribuire lungo la stazione di Santa Maria Novella le più recenti mosse di Palazzo Vecchio in materia di ‘emergenze belliche’. Quale ruolo efficace di mediazione e di pacificazione può svolgere una città dove il sindaco sposa immediatamente, a conflitto appena scoppiato, la causa di una sola delle due parti, che si tratti di Europa orientale o di Terra Santa, esponendo su Palazzo Vecchio la bandiera ucraina di Zelensky e quella israeliana di Netanyahu? Che bilancio può vantare oggi questo atteggiamento, alla luce dei risultati disastrosi che registriamo sulle rive del Dnepr, nella Striscia di Gaza o in Cisgiordania? Perché è stato ignorato, sia da Dario Nardella sia da Sara Funaro, l’invito a ospitare a Palazzo Vecchio un laboratorio internazionale di pace e di riconciliazione in seduta permanente, a cui invitare le formazioni nonviolente della società civile di Israele e della Palestina? Ciliegia sulla torta della ‘Firenze operatrice di pace’, l’istallazione in città di un comando strategico NATO, a Rovezzano, senza che l’amministrazione comunale abbia resistito o quanto meno manifestato allarme per una dislocazione che la rende addirittura obiettivo militare? Non è casuale, infine, il luogo in cui Idra propone domani un ragionamento sulla montante deriva bellicista, locale, nazionale ed europea: la stazione ferroviaria di Santa Maria Novella. È in costruzione infatti, a un chilometro di distanza, in un sito a pericolosità idraulica alta, accanto al torrente Mugnone, una stazione sotterranea TAV costosissima. Autrice del progetto e committente dei lavori è la stessa Spa (Rete Ferroviaria Italiana) che ha stretto recentemente un’eloquente alleanza con Leonardo Spa: l’accordo di collaborazione, recita il comunicato congiunto del 15 aprile 2024, «per assicurare la movimentazione di risorse militari, all’interno e all’esterno dell’Europa, anche con breve preavviso e su larga scala, garantendo capacità di trasporto sicure, sostenibili e resilienti». È forse un altro tassello di pace?

Associazione di volontariato Idra