Quando
gli esseri umani non perdono il lume della ragione (com’è, invece, capitato,
purtroppo, ai discendenti dei pur lucidi appartenenti alla civiltà
greco-romana) ogni loro gesto o parola ha un significato ben preciso nella
comunicazione del pensiero. Sotto tale aspetto la “parata militare”
di Pechino ha avuto un valore, per la trasmissione di idee, veramente
esemplare. Guardando attentamente l’insieme complessivo delle immagini
trasmesse in televisione il messaggio di Xi Ping al mondo ha avuto molteplici
significati che non vanno sottovalutati e dimenticati (compreso l’invito a
Massimo D’Alema che ha sorpreso non poco ma che, con le parole del
vetero-comunista sulla pace, pace, potrebbe avere significato soltanto una
presa di posizione della Cina contro la guerra in Ucraina e i “volenterosi”
europei alla cui politica si è allineata Elly Schlein, segretaria del PD
italiano. Vedremo). Certo:
il fatto che i destinatari principali dei warnings fossero gli
Occidentali dalle cinque credenze fantasiose e obnubilanti avrà richiesto agli
ideatori dell’imponente manifestazione uno sforzo notevole nella scelta delle inquadrature
da inserire nel filmato, ma credo che il messaggio di fondo abbia
raggiunto il bersaglio.Molto chiaro,
infatti, è apparso l’avvertimento a Trump: il nuovo assetto
geopolitico del globo vi sarà perché imposto dai mutati rapporti di forza
mondiali, ma un’America “monca”, perché privata della sua gamba cosiddetta
“Democratica” (dominata totalmente, ormai, per communis opinio,
dal Deep State statunitense che
è nelle salde mani di finanzieri, industriali delle armi,
spie e generali) e priva ormai di leadership in Occidente,
perché misconosciuta ormai, in tale ruolo, dall’Unione Europea (nelle mani
dei seguaci di Biden, Obama a Clinton, per opera della CIA e dei servizi
eufemisticamente definiti “deviati”; e ciò a partire dalla destra fino alla
sinistra, passando per il centro) non potrà avere né un ruolo da protagonista
della trasformazione, né intollerabili e persino ridicoli comportamenti da
“bulli”.Dall’accenno del Presidente cinese al fatto che il
Pianeta, nel suo nuovo e inedito assetto, dovrà fare una chiara scelta tra
“guerra” e “pace” potrebbe dedursi, in primis, che alleanze belliche
come la NATO (dimostratesi, alla prova dei fatti, più che difensive, aggressive
e offensive anche fuori dei limiti dell’articolo 5 del patto atlantico)
non siano compatibili con il costituendo ordine e che, in secondo luogo, il
Nuovo Continente dovrà abbandonare atteggiamenti ostili verso la Corea del
Nord (non caso messa in prima linea nella collocazione
delle Autorità di governo presenti alla parata).