Cifra
di riconoscimento dell’Occidente Quando
la memoria della civiltà greco-romana era ancora viva (con il
ricordo di Dei di sesso maschile che popolavano l’Olimpo - che era solo un
monte della Grecia e non un Regno dei cieli - per fare sesso
con una giovinetta di belle forme e dolce viso non dovevano cambiare
le proprie sembianze e presentarsi con ali angeliche ma
semplicemente “guadagnare” la pianura), quando le Dee potevano divertirsi
senza sentirsi “peccatrici carnali” allo stesso modo dei maschi, quando,
cioè, dopo una stagione pacioccona, pur con le sue guerre (famosa, non a
caso, quella di Troia), l’odio pur già introdotto in dosi massicce
in Occidente dai “barbari” Mediorientali e dal supponente Platone, dalla
puzza al naso, aveva bisogno, comunque, di
motivazioni convincenti e dettagliate. Non si poteva “odiare” e
basta: bisognava dirne le ragioni! Nel
1500 Ignazio de Loyola, fondatore della Compagnia di Gesù, per giustificare e
rendere “santa” l’uccisione di un uomo pretendeva che si trattasse, con
sufficiente (?) certezza, di un infedele, di un nemico del Dio cristiano. Ancora:
agli albori del Novecento per incitare alla rivoluzione i “compagni”, Lenin
doveva instillare l’odio contro i ricchi citando ed enumerando i loro soprusi e
le loro angherie. Negli
anni Trenta, Mussolini e Hitler dovevano fare ricorso alla retorica più
articolata per convincere i loro “arditi” ad andare in guerra per distruggere
la perfida Albione e l’America ebraica e plutocratica. Oggi
tutto è cambiato. La moderazione è stata sloggiata. L’Odio
in Occidente è diventato adulto e muscoloso e non ha bisogno alcuno di
giustificarsi. È diventato, dopo più di venti secoli di pratica coperta
dall’ipocrisia l’unica vera cifra di riconoscimento della nostra parte di
mondo, minoritaria ma di inaudita violenza. Il rancore violento e
aggressivo si manifesta all’improvviso, senza incubazione. Gli esempi si
moltiplicano e ingigantiscono di giorno in giorno. Oggi la cronaca cita: un
missile ebraico in Qatar per colpire una riunione di rappresentanti di Hamas;
droni nei cieli di Polonia, per finalità probabilmente intimidatorie
(se vera la notizia); bombe ed esplosivi a Gaza City; Greta Turmberg che per
compensare i suoi disturbi adolescenziali non ritiene più sufficiente l’odio
con motivazioni ecologiche ma si improvvisa ammiraglia di una flottiglia
italiana (?) per rompere lo sbarramento marino israeliano anche a costo di
ricevere cannonate dopo droni e altri avvisi; Trump che non trovando
il coraggio di dire che si è ripetuto e convalidato lo scenario degli anni
Quaranta tra Nazismo e Comunismo, prodotti genuini e ricorrenti della
confusione mentale Occidentale post platonica e tedesca, con la
variante, non irrilevante, che a sostegno del primo v’è un partito
Democratico Transnazionale che raccoglie metà America del Nord (gli
sconfitti Obamiani) e i due terzi dell’Europa (partitini di varie
denominazioni) , cincischia tra minaccia di sanzioni, aumenti di dazi e
vagheggiamenti geopolitici. Il tutto, nell’indifferenza dei veri protagonisti
di futuri, nuovi assetti mondiali, immuni dall’isterismo Occidentale.