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domenica 7 settembre 2025

POESIA
di Anna Rutigliano


Hiba Abu Nada
 
Non solo di passaggio” di Hiba Abu Nada


Seguendo il modello comunicativo-traduttivo triadico del ricercatore e linguista Anton Popovič, T2-M1-RM2, in cui il metatesto M1 rappresenta la traduzione del testo originale in una lingua ponte (T1), mentre T2 è costituito dal traduttore nella seconda cultura ed RM2 dal ricevente del metatesto (M2) nella seconda lingua, ho tradotto il testo dall’inglese “Not just passing” della Professoressa e traduttrice libanese-americana Huda Fakhreddine in lingua italiana (T2), traduzione inglese, a sua volta, dell’originale in lingua araba della poetessa palestinese Hiba Abu Nada dal titolo “ليس مجرد عبور”.  Nella consapevolezza che il processo traduttivo comporti questioni di fedeltà testuali con conseguenti perdite e aggiunte semantiche nella lingua e cultura ricevente, mi preme sottolineare il valore etico del poema in questione, quale scrittura di speranza e spazio di amore testimoniato dalla poesia di una grande educatrice e poetessa palestinese, Hiba Abu Nada, vittima di un attacco aereo israelita del 20 Ottobre 2023. La luce vince sul buio, l’amore sull’odio, siamo tutti stelle di questo infinito firmamento, degne di brillare: possa non spegnersi mai la luce di Hiba Abu Nada, e come lei, di tutti i civili vittime di guerra, con la voce silenziosa ed innocente della Poesia.



Non solo di passaggio


Ieri una stella ha parlato
alla fioca luce del mio cuore:
non siamo solo esseri di passaggio.
Non spegnerti. Sotto questo bagliore
alcuni viandanti ancora
proseguono il loro cammino
Fosti creata dall’Amore,
per questo porta amore a coloro che tremano.
Un giorno, tutti i giardini germogliarono
dai nostri nomi, da ciò che rimase dei cuori, anelando.
E, giunta al suo sviluppo, questa antica lingua
ci ha insegnato in che modo aiutare gli altri
con i nostri desideri,
ad essere profumo paradisiaco per rilassare
i loro polmoni tesi:
un sospiro di benvenuto,
un sussulto di ossigeno.
Dolcemente attraversiamo le ferite
come garze curative,
un pizzico di sollievo,
un’aspirina.
O piccola luce che giaci in me, non spegnerti,
anche se tutte le galassie del mondo
dovessero chiudersi.
O piccola luce che giaci in me: dì loro:
Entrate nel mio cuore in pace!
Accorrete tutti!”