Pagine

mercoledì 29 ottobre 2025

GUERRA IN UCRAINA



Orban avrà tutti i difetti, ma almeno sull’Ucraina ha le idee chiare.
 
È immaginabile che Orban abbia espresso anche al Papa la propria opinione che gli europei, nel loro interesse, dovrebbero parlare con la Russia. Il problema è capire cos’abbia in testa Leone. Dopo le stupidaggini wojtyliane e ratzingeriane sulle radici cristiane dell’Europa, sarebbe ora che dal Vaticano uscisse una parola di ammonimento a un’Europa che marcia verso la guerra. La deriva militaristica è certamente l’aspetto già grave della crisi europea; tuttavia non c’è bisogno di questa convinzione per vedere la profondità della crisi. Secondo Orbán, la crisi ucraina può essere risolta solo con la partecipazione di altri paesi. “Questo obiettivo può essere raggiunto solo coinvolgendo forze esterne. Qualcuno deve parlare di pace con i russi. Possono essere gli Stati Uniti o l’Europa. Ma l’Europa non vuole avviare colloqui con la Russia, il che è un errore catastrofico”, ha dichiarato in un’intervista al canale televisivo M1. Ha osservato che una volta ripresi i contatti con la Russia, gli Stati Uniti “affronteranno la questione del futuro dell’Ucraina e delle sue risorse economiche”, mentre l’Europa rimarrà ai margini e non sarà in grado di mantenere il dialogo “nemmeno sul proprio futuro. Per questo motivo vogliamo che i leader europei si mettano in contatto diretto con i russi per avviare colloqui e raggiungere un accordo sul sistema di sicurezza europeo tra Russia ed Europa”, ha spiegato il primo ministro. Ha affermato di ritenere che, una volta terminato il conflitto, l’Ucraina debba rimanere indipendente e sovrana, ma ciò non significa che debba essere ammessa nell’Unione Europea. “Firmiamo con l’Ucraina accordi che siano utili per lei, ma che non ci mettano a repentaglio. Quindi, niente adesione all'UE”, ha sottolineato Orbán.
Franco Continolo