Il giudizio di “Sbilanciamoci e una
proposta politica di Franco Astengo dell’Associazione savonese “Il Rosso non è
il Nero” Di seguito
troverete il giudizio di “Sbilanciamoci” sulla manovra di bilancio presentata
dal Governo. Ci permettiamo di avanzare una
precisa proposta politica rivolta a tutte le Associazioni di Cultura Politica
che il 15 settembre scorso avevano sottoscritto il documento “Perché la
politica estera non si trasformi in politica di guerra”. La proposta è questa: Come ogni anno “Sbilanciamoci”
promuoverà una propria proposta alternativa di legge di bilancio. Invitiamo tutte le associazioni a
sottoscriverla attraverso l’adesione a questo documento. Lo scopo è quello di
sviluppare una iniziativa perché le forze politiche parlamentari la adottino e
unitariamente la presentino ai due rami del Parlamento in luogo della solita,
confusa, prassi emendataria stimolata magari da interessi corporativi e
particolaristici.Una dimostrazione di
tensione alternativa che risulta necessaria in questi tempi come risposta alla
radicalizzazione delle contraddizioni sociali e politiche prodotta prima di
tutto dalla guerra. In attesa di riscontro un fraterno
saluto Franco Astengo (“Il Rosso non è il
Nero”) Ecco di seguito il giudizio di “Sbilanciamoci. Il disegno di
legge approvato dal governo destina risorse minime a sanità, istruzione e
politiche sociali. Una manovra che aumenta il debito e ignora i bisogni del
Paese.Il disegno di legge di bilancio 2026,
approvato in Consiglio dei ministri lo scorso 17 ottobre, è plasticamente il
simbolo della latitanza del governo di fronte alle emergenze del Paese. Il
giudizio della campagna Sbilanciamoci! è
negativo.La legge stanzia risorse
modestissime per i salari (15 euro al mese), a fronte dell’enorme perdita del
potere d’acquisto di questi anni. Solo due miliardi per la sanità, che non
permetteranno di assumere nuovi infermieri e dottori né di adeguare i servizi
esistenti. Non ci sono fondi aggiuntivi per la non autosufficienza e per le
politiche sociali, solo bonus. Non vi sono finanziamenti aggiuntivi per
l’istruzione pubblica.Non ci sono
investimenti pubblici, se non gli stanziamenti del PNRR, che sta per finire. E
il governo si appresta a fare 15 miliardi di debito con il fondo SAFE per
acquistare nuove armi. È una corsa al riarmo inaccettabile.I tagli fiscali previsti dalla legge di bilancio
non riguardano i ceti medio-bassi (solo sopra i 28 mila euro) e ci sono nuovi
condoni per chi è stato sleale con il fisco, omettendo dichiarazioni e
pagamento di tasse.La manovra rischia di
avere un effetto depressivo sulla crescita e sul PIL. Aspettiamo di vedere il
testo completo e le tabelle dei ministeri, ma, sulla base delle prime notizie e
dei comunicati, il nostro giudizio non può che essere negativo. Lavoriamo
subito a una legge di bilancio alternativa che presenteremo il prossimo 4
dicembre in Senato.