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lunedì 20 ottobre 2025

LEGGE DI BILANCIO



Il giudizio di “Sbilanciamoci e una proposta politica di Franco Astengo dell’Associazione savonese “Il Rosso non è il Nero”  
 
Di seguito troverete il giudizio di “Sbilanciamoci” sulla manovra di bilancio presentata dal Governo.
Ci permettiamo di avanzare una precisa proposta politica rivolta a tutte le Associazioni di Cultura Politica che il 15 settembre scorso avevano sottoscritto il documento “Perché la politica estera non si trasformi in politica di guerra”.
La proposta è questa: Come ogni anno “Sbilanciamoci” promuoverà una propria proposta alternativa di legge di bilancio.
Invitiamo tutte le associazioni a sottoscriverla attraverso l’adesione a questo documento. Lo scopo è quello di sviluppare una iniziativa perché le forze politiche parlamentari la adottino e unitariamente la presentino ai due rami del Parlamento in luogo della solita, confusa, prassi emendataria stimolata magari da interessi corporativi e particolaristici. Una dimostrazione di tensione alternativa che risulta necessaria in questi tempi come risposta alla radicalizzazione delle contraddizioni sociali e politiche prodotta prima di tutto dalla guerra.
In attesa di riscontro un fraterno saluto
Franco Astengo (“Il Rosso non è il Nero”)
 
Ecco di seguito il giudizio di “Sbilanciamoci.
I
l disegno di legge approvato dal governo destina risorse minime a sanità, istruzione e politiche sociali. Una manovra che aumenta il debito e ignora i bisogni del Paese. Il disegno di legge di bilancio 2026, approvato in Consiglio dei ministri lo scorso 17 ottobre, è plasticamente il simbolo della latitanza del governo di fronte alle emergenze del Paese. Il giudizio della campagna Sbilanciamoci! è negativo. La legge stanzia risorse modestissime per i salari (15 euro al mese), a fronte dell’enorme perdita del potere d’acquisto di questi anni. Solo due miliardi per la sanità, che non permetteranno di assumere nuovi infermieri e dottori né di adeguare i servizi esistenti. Non ci sono fondi aggiuntivi per la non autosufficienza e per le politiche sociali, solo bonus. Non vi sono finanziamenti aggiuntivi per l’istruzione pubblica. Non ci sono investimenti pubblici, se non gli stanziamenti del PNRR, che sta per finire. E il governo si appresta a fare 15 miliardi di debito con il fondo SAFE per acquistare nuove armi. È una corsa al riarmo inaccettabile. I tagli fiscali previsti dalla legge di bilancio non riguardano i ceti medio-bassi (solo sopra i 28 mila euro) e ci sono nuovi condoni per chi è stato sleale con il fisco, omettendo dichiarazioni e pagamento di tasse. La manovra rischia di avere un effetto depressivo sulla crescita e sul PIL. Aspettiamo di vedere il testo completo e le tabelle dei ministeri, ma, sulla base delle prime notizie e dei comunicati, il nostro giudizio non può che essere negativo. Lavoriamo subito a una legge di bilancio alternativa che presenteremo il prossimo 4 dicembre in Senato.