L’ITALIA VERSO LA GUERRA

Salvador Dalì: Il volto della guerra
Quello che è
successo ieri in Italia è di una gravità inaudita. Senza che nessun Paese
straniero abbia attaccato i confini nazionali, senza che nessun Paese straniero
concretamente lo minacci, il presidente della Repubblica Mattarella, capo delle
Forze Armate, ha riunito il Consiglio Supremo di Difesa e ha prodotto il
pericoloso Comunicato che qui riportiamo. Non c’è nessuna parola di saggezza in
questo comunicato, nessun accenno ad una possibile via diplomatica da parte del
nostro Paese per tentare una soluzione che non sia quella di gettare benzina
sul fuoco. In violazione a quanto prescrive la Carta Costituzionale e al ripudio
della guerra, non solo non è stato fatto alcun tentativo serio in questo senso
verso il conflitto russo-ucraino, ma ci siamo schierati attivamente con uno dei
due belligeranti mandando armi e danari per alimentare la guerra. Le più alte
cariche dello Stato, compreso il presidente della Repubblica, stanno
coinvolgendo attivamente la nostra Patria in un conflitto di cui non si vede la
fine, e che potrà precipitare la nostra nazione, ed il mondo intero, in una
immane catastrofe nucleare il cui esito non può che essere la fine dell’intero
genere umano. Siamo scandalizzati da questo comunicato e grandemente sorpresi
da un presidente che si considera un credente e un cattolico. Lo avevamo
percepito come un uomo mite e prudente, ed invece si sta rivelando come un
estremista privo di saggezza. Non si parla che di riarmo e di ordigni di
sterminio; non si parla che di opporre a violenza altra violenza; alla barbarie
altra barbarie. Come se la storia non avesse insegnato nulla; come se Hiroshima
e Nagasaki fossero stati un pranzo di gala e non l’immane sterminio che
conosciamo. Noi che amiamo la nostra Patria e la serviamo con disciplina ed
onore, contrariamente a tanti uomini e donne che immeritatamente siedono
sugli scranni delle nostre istituzioni, leviamo la voce ora perché essa non si
copra di ignominia e di disonore; che non contribuisca alla cancellazione di
tutti noi e della nostra straordinaria cultura alimentando la morte, e
assicurandola a tutti noi e ai nostri figli e nipoti. Li avvisiamo che se
persevereranno su questa strada, se non sentiremo parole di saggezza,
chiederemo a uomini e donne della nostra nazione di firmare, da un capo
all’altro della penisola, un provvedimento popolare per mettere in stato di
accusa il presidente della Repubblica e il governo. Questo comunicato minaccia
le nostre vite, questo comunicato prefigura lo sterminio dei nostri cari e dei
nostri beni. [“Odissea]


