Una donna forte e risoluta che sceglie di vivere secondo
ragione, piacere e libertà. Un’esistenza fuori dagli schemi che smaschera le
menzogne che da secoli avvelenano l’Occidente e minano la razionalità della
vita personale e collettiva. Nelle vicende del libro Il romanzo di una
“cortigiana anonima”. Monologo di una donna libera tra racconto e saggio di Hedy Belfort (Effigi 2025, pagine
280 € 18) cittadina canadese, si riflettono i nodi irrisolti della nostra
civiltà: l’eredità delle religioni monoteiste, la sovrapposizione forzata di
amore, sesso e potere, la progressiva perdita della ragione come strumento di
emancipazione. Un “romanzo filosofico” che apre a una prospettiva diversa,
capace di restituire centralità al pensiero critico e al piacere come misura
dell’esistenza. Non si racconta solo un destino individuale, ma si interroga la
nostra intera cultura, provando a immaginare un futuro meno decadente. Un’opera
originale che intreccia tensione narrativa e riflessione teorica, con una prosa
appassionata e provocatoria che incarna quella “tensione razionale” che
Vittorini chiedeva alla letteratura: non intrattenere soltanto, ma scuotere,
far discutere e aprire nuove possibilità di vita. Luigi Mazzella