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domenica 7 dicembre 2025

LA POESIA DI SPAGNUOLO
di Annitta Di Mineo


Antonio Spagnuolo

Antonio Spagnuolo, in questa suo ultimo lavoro poetico dal titolo Dissolvenze e Sussurri, con incipit di Carlo Di Lieto, edito da La Valle del Tempo-2025, ci immette nel sentiero del suo tempo sul quale lascia traccia o segni oppure “pennellate”, si vedono spazi di memoria che rinchiudono un evo che ci è dato come una vasta distesa di irripetibili silenzi che parlano al cuore e che ci uniscono nella fase matura del percorso di vita di ciascuno. Nel silenzio notturno dietro un mouse ed una tastiera dei versi “parlano” come il baccano nel dì, sotto il nostro sguardo si propagano ovunque, ci inondano e languono nella grande mestizia delle stagioni della vita, lasciando tratti indelebili da non rimanere indifferenti.
Il poeta coglie i frutti della sua sagace osservazione di un mondo cambiato, ma sappiamo che esistere è cambiare, cambiare è maturare, e quella maturazione non è altro che l’infinita creazione di sé stessi, sapientemente con un gioco di parole mescola poesia ed esperienze personali. Poesie singolari che vanno oltre le parole, con divagazioni rivelatorie i cui versi sono in movimento e divengono espedienti icastici che svelano un pensiero rigenerativo. Affrontano tematiche differenti e ambiti di interesse tra sogno e realtà, razionale e irrazionale, linguaggio simbolico e filosofico, fonti di ispirazione e di mossa del suo versificare, che sono anche lucide considerazioni e momenti di raccoglimento nel fare memoria degli accadimenti.



La potenza delle parole è straordinaria, il modo dipende dalla profondità e di come scaturiscono senza interferenze, cosicché chi legge le 45 poesie del nostro Autore potrà discernere e riconoscerne il valore. La sua valenza poetica non permette l’indifferenza, è un atto di resistenza, offre parole sempre nuove, difatti i componimenti di Dissolvenze e Sussurri sono anfratti celati tra l’ethos dolente e l’accettazione del fato, mantecati di luci che si allargano per poi dissolversi, sono cromie di versi che dilatano avvilimento nel vivere quotidiano sopra una prospettiva che con sussurri celebra l’esistenza. I testi, zolle palpitanti, coinvolgono il lettore, compartecipe ma turbato da queste iscrizioni mai acquietate. Il poeta si muove tra un senso intrinseco degli eventi e la realtà che tutti vediamo, ogni parola diviene stimolo di meditazione creando un dibattito con il lettore a cui viene chiesto solo l’offerta del suo tempo per accedere al suo poetare. Antonio Spagnuolo ci invita a riscoprire l’ascolto attivo come gesto relazionale, scambio reciproco, un’esortazione a rallentare per cogliere risonanze, dissolvenze, silenzi e sussurri spesso trascurati.