Antonio
Spagnuolo, in questa suo ultimo lavoro poetico dal titolo Dissolvenze e Sussurri,
con incipit di Carlo Di Lieto, edito da La Valle del Tempo-2025, ci immette nel
sentiero del suo tempo sul quale lascia traccia o segni oppure “pennellate”, si
vedono spazi di memoria che rinchiudono un evo che ci è dato come una vasta
distesa di irripetibili silenzi che parlano al cuore e che ci uniscono nella
fase matura del percorso di vita di ciascuno. Nel silenzio notturno dietro un
mouse ed una tastiera dei versi “parlano” come il baccano nel dì, sotto il
nostro sguardo si propagano ovunque, ci inondano e languono nella grande
mestizia delle stagioni della vita, lasciando tratti indelebili da non rimanere
indifferenti. Il poeta coglie i frutti della
sua sagace osservazione di un mondo cambiato, ma sappiamo che esistere è
cambiare, cambiare è maturare, e quella maturazione non è altro che l’infinita
creazione di sé stessi, sapientemente con un gioco di parole mescola poesia ed
esperienze personali. Poesie singolari che vanno oltre le parole, con
divagazioni rivelatorie i cui versi sono in movimento e divengono espedienti
icastici che svelano un pensiero rigenerativo. Affrontano tematiche differenti
e ambiti di interesse tra sogno e realtà, razionale e irrazionale, linguaggio
simbolico e filosofico, fonti di ispirazione e di mossa del suo versificare,
che sono anche lucide considerazioni e momenti di raccoglimento nel fare
memoria degli accadimenti.
La potenza delle parole è
straordinaria, il modo dipende dalla profondità e di come scaturiscono senza
interferenze, cosicché chi legge le 45 poesie del nostro Autore potrà
discernere e riconoscerne il valore. La sua valenza poetica non permette
l’indifferenza, è un atto di resistenza, offre parole sempre nuove, difatti i
componimenti di Dissolvenze e Sussurri sono anfratti celati tra l’ethos
dolente e l’accettazione del fato, mantecati di luci che si allargano per poi
dissolversi, sono cromie di versi che dilatano avvilimento nel vivere
quotidiano sopra una prospettiva che con sussurri celebra l’esistenza. I testi,
zolle palpitanti, coinvolgono il lettore, compartecipe ma turbato da queste
iscrizioni mai acquietate. Il poeta si muove tra un senso intrinseco degli
eventi e la realtà che tutti vediamo, ogni parola diviene stimolo di
meditazione creando un dibattito con il lettore a cui viene chiesto solo l’offerta
del suo tempo per accedere al suo poetare. Antonio Spagnuolo ci invita a
riscoprire l’ascolto attivo come gesto relazionale, scambio reciproco, un’esortazione
a rallentare per cogliere risonanze, dissolvenze, silenzi e sussurri spesso
trascurati.