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martedì 2 dicembre 2025

VE LO DICO IN VERSI
di Marcello Campisani



Il ministro Nordio

Un po’ di manuale di diritto penale
 
Tre son gli elementi del reato
ch’hanno in comune lobiettività.
Uno soprattuto va indagato,
in quanto può rivelar lidentità
 
dellautore del fatto incriminato.
La condotta ha questa proprietà.
Levento è il fattaccio capitato.
Il nesso causale consequenzialità.
 
Compito del Ministro di giustizia
è di far funzionare gli apparati,
così da sanzionare la nequizia
con rapidi e giusti risultati.
 
Se, come fa il Nordio nazionale,
aumenta invece le disparità
in ogni far suo istituzionale,
fino a produrre nuove iniquità,
 
partecipa del mondo  criminale.
Va incriminato per complicità.
La sua condotta unidirezionale
ne comprova l'intenzionalità.
 
È diventato lecito arrestare
quello che protesta il suo dolore;
cosa che non si può subito fare,
ove si tratti d'uno spacciatore,
 
in quanto deve esser preavvertito
della richiesta desser arrestato,
chè più delinqui più sei garantito,
secondo il nuovo corso inaugurato.
 
Addirittura il bancarottiere
col corrotto e con il corruttore,
atteso il lor nobile mestiere,
mai patiranno simil disonore.
 
Nordio lha vietato espressamente:
giammai carcerazione preventiva
quando si agisce disonestamente,
ma solo per violenza o recidiva.
 
Nordio, della giustizia strafottente,
va litigando pur con padre Dante,
che insegna che massimo fetente
lo è il mentalmente lestofante.
 
Nordio, della giustizia, giustiziere,
dei delinquenti nume tutelare,
tende a tutelarne anche il forziere,
della perquisa facendo preavvisare.
 
Nordio, che è stato un magistrato,
per associazione per delinquere
deve quindi essere arrestato,
essendo capace di distinguere.
 
(Solo ai bei tempi dellipocrisia, 
facendo ministro un ingegnere,
potè celarsi la ribalderia
con l'incompetenza del mestiere)
 
Ma non è purtroppo sanzionabile
quella colpa sua più micidiale
desser stato tanto miserabile
da uccider, col diritto, la morale.