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venerdì 26 aprile 2013

Tra le testimonianze per il decennale di ODISSEA


Cari amici,

nell’ultimo numero cartaceo di Odissea, che segna “dieci anni di libertà rivendicati con orgoglio” e la transizione verso il telematico (www.libertariam.blogspot.com) della rivista, il direttore Angelo Gaccione ha riportato, tra le molte testimonianze e i molti apprezzamenti, solo 7 di quelle da lui ritenute più significative (in allegato la pagina in questione) per ovvie ragioni di spazio. E non posso che essere lusingato e pure commosso di ritrovarmi insieme a nomi come i filosofi Carlo Sini e Fulvio Papi, la critica e traduttrice Gabriella Galzio, il critico letterario Gian Carlo Ferretti, il giornalista e saggista Pino Aprile, e il poeta Tiziano Rossi. Certamente non meritavo di figurare insieme a tali insigni intellettuali e letterati.

Penso allora che lo scrittore Angelo Gaccione abbia tenuto conto del mio impegno, sinergico e solidale con Odissea, profuso con il mio Centro Culturale Candide in questi suoi primi 6 anni. Del resto promuovere l’arte e la cultura, sia letteraria che scientifica, facendone la testimonianza più forte dell’impegno morale e sociale, costituzionalmente sancito, dovrebbe essere l’impegno di tutti. Se solo pensiamo all’incoerenza dell’attuale declino politico ed economico con il nostro patrimonio di storia, cultura e arte, invidiato dal resto del mondo, abbiamo un sussulto di rabbia e di comprensibile indignazione. Dobbiamo però sforzarci di essere propositivi, di rinforzare il nostro amore  per il sapere e per la corretta informazione.

I numerosi temi affrontati da questo piccolo, colto (ma senza abbandonarsi al “gergo dei colti”), prezioso organo di informazione, sono stati discussi dibattuti, analizzati, anche “rubati”, in molti ambiti, culturali e politici, avendo influito, e continuando a influire – con la maggior incisività e diffusione ora della rivista on-line –  nella realtà italiana. E anche temi che dovevano essere prerogativa della classe politica e dovere primario delle istituzioni, come la salute pubblica e la tutela ambientale, hanno avuto voce attraverso Odissea.

Penso che tutti dobbiamo essere grati ad Angelo Gaccione per la sua tenacia, per la sua passione civile e libertaria. Questo suo viaggio battagliero e coraggioso, pieno di insidie, deve continuare, perché la ricerca della verità e il desiderio di ritorno a Itaca, la nostra più vera umanità, impone di smascherare i tanti mostri e le tante sirene che vorrebbero fermarci e incantarci. La vera meta finale sarà allora per noi tutti, se non la verità, certamente una rinnovata coscienza.

MdCampiglio, 25 aprile 2013     Avv. Giovanni Bonomo - Centro Culturale Candide