Cari amici,
nell’ultimo numero cartaceo di
Odissea, che segna “dieci anni di libertà rivendicati con orgoglio” e la
transizione verso il telematico (www.libertariam.blogspot.com) della rivista, il direttore Angelo Gaccione ha
riportato, tra le molte testimonianze e i molti apprezzamenti, solo 7 di quelle
da lui ritenute più significative (in allegato la pagina in questione) per ovvie
ragioni di spazio. E non posso che essere lusingato e pure commosso di
ritrovarmi insieme a nomi come i filosofi Carlo Sini e Fulvio
Papi, la critica e traduttrice Gabriella Galzio, il critico
letterario Gian Carlo Ferretti, il giornalista e saggista Pino
Aprile, e il poeta Tiziano Rossi. Certamente non meritavo di figurare
insieme a tali insigni intellettuali e letterati.
Penso allora che lo scrittore
Angelo Gaccione abbia tenuto conto del mio impegno, sinergico e solidale con
Odissea, profuso con il mio Centro Culturale Candide in
questi suoi primi 6 anni. Del resto promuovere l’arte e la cultura, sia
letteraria che scientifica, facendone la testimonianza più forte dell’impegno
morale e sociale, costituzionalmente sancito, dovrebbe essere l’impegno di
tutti. Se solo pensiamo all’incoerenza dell’attuale declino politico ed
economico con il nostro patrimonio di storia, cultura e arte, invidiato dal
resto del mondo, abbiamo un sussulto di rabbia e di comprensibile indignazione.
Dobbiamo però sforzarci di essere propositivi, di rinforzare il nostro amore
per il sapere e per la corretta informazione.
I numerosi temi affrontati da
questo piccolo, colto (ma senza abbandonarsi al “gergo dei colti”), prezioso
organo di informazione, sono stati discussi dibattuti, analizzati, anche
“rubati”, in molti ambiti, culturali e politici, avendo influito, e continuando
a influire – con la maggior incisività e diffusione ora della rivista
on-line – nella realtà italiana. E anche temi che
dovevano essere prerogativa della classe politica e dovere primario delle
istituzioni, come la salute pubblica e la tutela ambientale, hanno avuto voce
attraverso Odissea.
Penso che tutti dobbiamo essere
grati ad Angelo Gaccione per la sua tenacia, per la sua passione civile e
libertaria. Questo suo viaggio battagliero e coraggioso, pieno di insidie, deve
continuare, perché la ricerca della verità e il desiderio di ritorno a Itaca, la
nostra più vera umanità, impone di smascherare i tanti mostri e le tante sirene
che vorrebbero fermarci e incantarci. La vera meta finale sarà allora per noi
tutti, se non la verità, certamente una rinnovata coscienza.
MdCampiglio, 25 aprile 2013 Avv. Giovanni Bonomo - Centro Culturale Candide