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sabato 15 marzo 2014

Il neolibertarismo e il basilico
di Adriano Tango



Son passati alcuni anni da quando avevo attrezzato il mio orto in terrazza. Uno di quelli che andavano così di moda da essere propagandati, magari "spiando", ma neanche poi tanto, fra le mura della Casa Bianca. Ero quasi autonomo in quanto a ortaggi, salvo cali stagionali di raccolto. Tuttavia mi rimproveravo: "Sono un traditore del paese, non produco PIL!" e mi sentivo in colpa ascoltando il martellante "fai girar l'economia!" dei media. Soffocavo a stento la frustrazione e, considerato il risparmio, continuavo a compostare gli scarti vegetali e produrre. Al secondo anno di sperimentazione iniziava a mancarmi lo spazio, e così, al momento della messa a dimora del basilico, non ho saputo far di meglio che poggiarlo temporaneamente sul bordo della balaustra. È stato un attimo… e meno male che abito solo al primo piano, ma il vaso è caduto giù, sulla testa della mia vicina di casa che andava a messa. Urla dei primi soccorritori, la sirena dell'ambulanza! E tutto ciò proprio sotto casa mia e per mia colpa!
Atterrito sono sceso in strada e, visto che la signora Rossi era condotta al P.S., mi sono precipitato in ospedale anch'io. Niente di irreparabile, ferita lacero contusa al cuoio capelluto e trauma cranico con breve commotività, ma data l'età il ricovero era d'obbligo. Ho chiesto alla Signora di perdonarmi, e la clemenza mi è stata accordata. Anche perché le ho garantito di essere assicurato per danni verso terzi.
Recuperata la calma, spostato il vaso in zona sicura, ho riflettuto sulle ricadute economiche dell'accaduto. Prima mi potevo considerare a tutti gli effetti un evasore dal PIL, adesso invece, elencando in ordine temporale di danno emergente la mobilitazione di risorse causata  dall'evento fortuito e nefasto ne conseguiva:
1. Consumo di carburante per l'ambulanza e per la mia macchina, che ho utilizzato nell'urgenza invece della bicicletta: circa € 20, presumo.
2.     Degenza ospedaliera per la sig.ra Rossi, al completo di spese per sutura ferita e esami vari: circa € 2000
3.     Lavanderia per smacchiatura soprabito della stessa malcapitata € 4
4.     Rincaro della polizza assicurativa: € 100 circa
5.     Acquisto di un nuovo vaso: € 0,60

Forse dimentico qualcosa, mettiamo le telefonate, o il terriccio, ma mica male, avrei potuto addirittura arrivare a 2500 euro di spese con qualche voce accessoria! Mi son comunque sentito subito molto meglio, tanto da spargere immediatamente il diserbante, altra voce di spesa, su tutti i vasi della mia coltivazione domestica, riproponendomi di piantare in primavera solo rose. Ma capite che liberazione dall'angoscia di evasione dal PIL! Sapete, ho figli e nipoti io, non devo mica rispondere solo a me stesso e mettere in anteprima la mia buona salute contro gli interessi mondiali dell'economia! Loro, i miei cari, hanno un futuro, dovranno pensare alla mia pensione, e provvedere per tutto quanto io costo da parassita improduttivo alla società, non si può mica essere così egoisti! Finalmente ho fatto girare l'economia! Che ne dite?
Cosa ne penso io l'avete già capito: far crescere l'economia per far famiglia e quanto connesso, e creare posti di lavoro per figli che dovranno lavorare e quindi iperprodurre per buttar via, e fare ancora figli per poter turare i buchi di bilancio e poi, e poi, e poi…
La ricetta è ancora quella della nonna: frugalità.
Certo, meno capitali in movimento vuol dire meno ricerca, meno "presunto progresso", ma anche alle macchine di formula uno hanno messo dei limiti che tendono a stimolare nuove acquisizioni nel senso dell'equilibrio costi-benefici: quota percentuale di carburanti da fonti rinnovabili, recupero di energia, limiti di potenza, consumo limitato delle gomme.
In tutto ciò il primo allarme di insensatezza del sistema non è certo una novità, dal disappunto di Dostoevskij a metà Ottocento a Londra, a Marcuse e Adorno circa cento anni dopo negli Stati Uniti, uomini andati a cercar libertà e ritrovatisi nel perverso fenomeno dell'economia come unica dimensione umana. Ma niente da fare, siamo alle soglie dell'Expo italiano, e quel che conta è essere protagonisti mondiali del nuovo colpo di acceleratore! Amici non abbiamo avanti a noi  una balaustra da cui possa cadere in strada un vaso, ma un baratro senza transenne visibili.
Fermiamoci un attimo per sentire l'aroma del basilico, perché qualcosa nelle coscienze sta già cambiando. Svegliamoci, e diciamo tutti: "Non contate su di me, mi bastano le verdure del mio orto da balcone".