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mercoledì 18 marzo 2015


IL PENSIERO IN BREVE
Pubblichiamo qui in prima pagina questo testo della scrittrice torinese Anna Antolisei, per alcune buone ragioni: perché siamo innamorati della forma breve del narrare; perché da sempre “Odissea” ospita fra le sue pagine aforismi e riflessioni brevi (si veda in questa stessa pagina la riflessione del filosofo Fulvio Papi su un aforisma di Karl Kraus) spesso più efficaci di un intero saggio (si vedano gli aforismi di Laura Volante, e altri); perché Anna si è dedicata alla difesa di questo splendido e insidiosissimo genere da molti anni, proteggendolo dalla marginalità e dall’oblio; perché con un gruppo di amici e letterati (ad esempio Sandro Montalto) ha ora avviato una sfida meritoria: ha dato vita all’Associazione Italiana per l’Aforisma, a cui “Odissea” augura il meritato successo. (a.g.)  

Anna Antolisei

L’aforisma, in quanto rampollo prediletto della “scrittura breve”, ed in qualità di forma letteraria nata in tempi antichissimi, ha vissuto in Italia momenti gloriosi, e non soltanto nel nostro fulgido Novecento. In ogni secolo, infatti, grandi scrittori, filosofi, accademici, politici hanno magistralmente usato la “forma breve” a sostegno di una loro verità, o scelta, o proposta, o visione del mondo attraverso il proverbio, l’epigramma, il detto memorabile, l’apoftegma, la sentenza, l’adagio, il motto, la freddura, lo slogan; tutte, a modo loro, “forme brevi” che hanno trovato una vasta diffusione perché furono - e sono - considerate “figlie della gnomica”, vale a dire discendenti dirette della filosofia della conoscenza. Si confermano, insomma, le creature preferite da chi ama la “verità in gocce”; e la gnomica era appunto una forma di sapienza non sistematizzata che si esprimeva, già nei tempi antichi, attraverso l’estrema sintesi e cioè nella forma di “pensiero distillato”.
L’aforisma in particolare, essendo perlopiù la goccia di veleno che viene cinicamente gettata nel cocktail del quotidiano che dobbiamo vivere, conserva lo scopo di graffiare la contemporaneità per indurre noi tutti ad avventurarci in quelle riflessioni che, senza un opportuno stimolo, non saremmo affatto ansiosi di fare.
L’Associazione Italiana per l’Aforisma lavora assieme a coloro che amano e che si dedicano alla “scrittura breve” affinché tanta ricchezza e tanta utilità non debbano perdersi nel marasma, rumoroso e vuoto, della prevalente letteratura commerciale d’oggi.
Non basta: l’Associazione mira anche a gettare un solido ponte tra culture e lingue diverse avvicinando gli aforisti italiani ai colleghi di “extra moenia” stimolando così un fertile confronto. Il Premio Internazionale per l'Aforisma “Torino in Sintesi”, giunto alla sua quarta edizione nel 2014, si sta rivelando il veicolo più efficace per raggiungere lo scopo.
L'Associazione persegue poi il fine di creare molteplici occasioni d’incontro in patria atte a dare maggiore visibilità ad un genere ancora considerato, a torto, troppo elitario; vuole altresì incrementare le pubblicazioni degli aforisti italiani di valore perché ne sia, anche internazionalmente, riconosciuto il merito attraverso la traduzione delle loro opere.
E tanto altro ancora mette in campo l’Associazione Italiana per l’Aforisma, godendo del supporto e del consiglio dei più stimati massimatori e studiosi oggi operanti nel nostro Paese. Senza mai perdere di vista - attenzione! - la qualità delle opere: condicio sine qua non perché la “scrittura breve” italiana possa a tutt’oggi brillare, protraendo nel tempo la sua grande tradizione di geniale creatività.
Anna Antolisei - (Presidente)


Associazione Italiana per l'Aforisma: viale Enrico Thovez, 57/8 - 10131 Torino
E- mail:
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