IL PENSIERO IN BREVE
Pubblichiamo qui
in prima pagina questo testo della scrittrice torinese Anna Antolisei, per
alcune buone ragioni: perché siamo innamorati della forma breve del narrare;
perché da sempre “Odissea” ospita fra le sue pagine aforismi e riflessioni
brevi (si veda in questa stessa pagina la riflessione del filosofo Fulvio Papi
su un aforisma di Karl Kraus) spesso più efficaci di un intero saggio (si
vedano gli aforismi di Laura Volante, e altri); perché Anna si è dedicata alla
difesa di questo splendido e insidiosissimo genere da molti anni, proteggendolo
dalla marginalità e dall’oblio; perché con un gruppo di amici e letterati (ad
esempio Sandro Montalto) ha ora avviato una sfida meritoria: ha dato vita all’Associazione
Italiana per l’Aforisma, a cui “Odissea” augura il meritato successo. (a.g.)
L’aforisma, in
quanto rampollo prediletto della “scrittura breve”, ed in qualità di forma
letteraria nata in tempi antichissimi, ha vissuto in Italia momenti gloriosi, e
non soltanto nel nostro fulgido Novecento. In ogni secolo, infatti, grandi scrittori,
filosofi, accademici, politici hanno magistralmente usato la “forma breve” a
sostegno di una loro verità, o scelta, o proposta, o visione del mondo
attraverso il proverbio, l’epigramma, il detto memorabile, l’apoftegma, la
sentenza, l’adagio, il motto, la freddura, lo slogan; tutte, a modo loro,
“forme brevi” che hanno trovato una vasta diffusione perché furono - e sono -
considerate “figlie della gnomica”, vale a dire discendenti dirette della filosofia
della conoscenza. Si confermano, insomma, le creature preferite da chi ama la
“verità in gocce”; e la gnomica era appunto una forma di sapienza non
sistematizzata che si esprimeva, già nei tempi antichi, attraverso l’estrema
sintesi e cioè nella forma di “pensiero distillato”.
L’aforisma in particolare, essendo perlopiù la goccia di
veleno che viene cinicamente gettata nel cocktail del quotidiano che dobbiamo
vivere, conserva lo scopo di graffiare la contemporaneità per indurre noi tutti
ad avventurarci in quelle riflessioni che, senza un opportuno stimolo, non
saremmo affatto ansiosi di fare.
L’Associazione
Italiana per l’Aforisma lavora assieme a coloro che amano e che si dedicano
alla “scrittura breve” affinché tanta ricchezza e tanta utilità non debbano
perdersi nel marasma, rumoroso e vuoto, della prevalente letteratura
commerciale d’oggi.
Non basta: l’Associazione
mira anche a gettare un solido ponte tra culture e lingue diverse avvicinando
gli aforisti italiani ai colleghi di “extra
moenia” stimolando così un fertile confronto. Il Premio Internazionale
per l'Aforisma “Torino in Sintesi”, giunto alla sua quarta edizione nel
2014, si sta rivelando il veicolo più efficace per raggiungere lo scopo.
L'Associazione persegue poi il fine di creare molteplici
occasioni d’incontro in patria atte a dare maggiore visibilità ad un genere
ancora considerato, a torto, troppo elitario; vuole altresì incrementare le
pubblicazioni degli aforisti italiani di valore perché ne sia, anche
internazionalmente, riconosciuto il merito attraverso la traduzione delle loro
opere.
E tanto altro ancora mette in campo l’Associazione Italiana per l’Aforisma,
godendo del supporto e del consiglio dei più stimati massimatori e studiosi oggi operanti nel nostro Paese. Senza mai
perdere di vista - attenzione! - la qualità delle opere: condicio sine qua non perché la “scrittura breve” italiana possa a
tutt’oggi brillare, protraendo nel tempo la sua grande tradizione di geniale
creatività.
Anna Antolisei - (Presidente)
Associazione
Italiana per l'Aforisma: viale Enrico Thovez, 57/8 - 10131 Torino
E- mail: segreteria@aiplaforisma.org - Tel: 331 3470426
E- mail: segreteria@aiplaforisma.org - Tel: 331 3470426