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giovedì 23 aprile 2015

Il 25 aprile 1945 tra due città: Milano e San Francisco
di Michela Beatrice Ferri
Opera dell'artista Giuseppe Denti


Mercoledì 25 aprile 1945. Scrive don Francesco Motto: «Alle sette del mattino il cardinale arcivescovo Ildefonso Schuster si recò alla chiesa di S. Vittore per presiedere la processione di penitenza e per celebrare la messa. Durante la predica suonò per l'ultima volta la sirena: il cessato allarme non suonò più, né quel giorno né mai. Quel 25 aprile crollava sotto l'urto dell'insurrezione interna, congiunta con la pressione degli alleati dal meridione, il bastione che nell'Italia del nord i nazisti avevano cercato di creare; con esso veniva anche travolto il regime fascista nella sua espressione di Repubblica Sociale Italiana, satellite dell'occupante tedesco».
A Milano, alle ore 8.00, presso il collegio dei salesiani Sant’Ambrogio di Via Copernico si riunisce il Comitato di Liberazione Nazionale dell’Alta Italia (CLNAI) che approva all’unanimità la proclamazione dell’insurrezione nazionale. Tra i decreti che vengono emanati, lì, in Via Copernico, si sancisce l’insurrezione generale in tutto il Nord Italia, sono istituiti i tribunali di guerra, e sono disciolti i reparti armati fascisti. Sempre in questa sede vengono nominate le commissioni di giustizia per la funzione inquirente, i tribunali di guerra e le corti d’assise popolari per quella giudicante. Inoltre, si stabilisce inoltre che «i membri del governo fascista e i gerarchi del fascismo colpevoli di aver contribuito alla soppressione delle garanzie costituzionali, di aver distrutto le libertà popolari, creato il regime fascista, compromesso e tradito le sorti del paese e di averlo condotto all’attuale catastrofe, sono puniti con la pena di morte e nei casi meno gravi con l’ergastolo». «Vi è implicita, se può dirsi implicita una cosa così evidente, la condanna a morte di Benito Mussolini e dei gerarchi fascisti».
Nel pomeriggio, in quella stessa Milano, le fabbriche sono occupate dagli operai armati. Alla fabbrica “Innocenti” di Lambrate viene issata su un pennone una bandiera rossa, mentre i tedeschi sono ancora asserragliati nello stabilimento.
Dall’altra parte del mondo, a San Francisco, un altro 25 aprile avrebbe ricoperto una certa importanza per la storia contemporanea. Durante la Conferenza di Jalta, tenutasi dal 4 all'11 febbraio del 1945, venne ribadita la volontà di istituire un'organizzazione internazionale per la salvaguardia della pace e della sicurezza. Proprio a questo scopo si stabilì la “Conferenza di San Francisco”, che si tenne il 25 aprile 1945.
Tra il mese di Aprile e il mese di Giugno del 1945, mentre era in corso il sesto anno della Seconda Guerra Mondiale, i due edifici originari del San Francisco War Memorial divennero il luogo di nascita delle Nazioni Unite. Molte delle sessioni plenarie della “Conferenza delle Nazioni Unite sull’Organizzazione Internazionale” -la conferenza in cui si riunirono i rappresentanti di cinquanta nazioni- ebbero luogo nella War Memorial Opera House. Qui vennero elaborati i 111 articoli della Carta, che fu poi adottata all’unanimità il 25 giugno 1945.
Fu nel Veterans Auditorium -ora chiamato “Herbst Theatre”- che il Presidente degli Stati Uniti, Truman, altri capi di stato e politici firmarono la Carta delle Nazioni Unite: era il giorno successivo, il 26 giugno 1945. Così si concluse la Conferenza di San Francisco.
Due diverse città, che io amo -anche se Milano è la “mia” città-. Un giorno celebre: il 25 aprile. E quel piccolo tram proveniente da Milano, con le panche in legno, che attraversa Lombard Street!