L’Italia venderà decine di cacciabombardieri
al Kuwait
di Antonio Mazzeo
Le autorità del Kuwait hanno avviato una
trattativa con il Ministero della difesa italiano, l’Aeronautica militare e
l’industria Alenia Aermacchi (Finmeccanica) per acquistare sino a 28
cacciabombardieri di ultima generazione Eurofighter 2000 “Typhoon”. La notizia
è stata resa pubblica dall’agenzia Usa Defense News che ha specificato altresì
che i colloqui tra le parti hanno preso il via il 31 maggio scorso a Kuwait
City. “Alenia Aermacchi è una delle aziende partner del consorzio europeo che
produce i velivoli insieme a BAE Systems e Airbus e sta coordinando la campagna
di marketing degli Eurofighter in Kuwait”, riporta Defense News. L’azienda del
gruppo Finmeccanica insieme ai responsabili del Ministero della difesa e
dell’Aeronautica avrebbe offerto alle autorità kuwaitiane due squadroni di
cacciabombardieri (tra 24 e 28 velivoli) più la fornitura delle attività
logistiche e dell’addestramento dei piloti.
Con una lunghezza di 16 metri e un’apertura alare di 11,
l’Eurofighter 2000 può raggiungere la velocità massima di 2 mach (2.456 Km/h) e
un’autonomia di volo di 3.700 km. Il velivolo può essere armato con cannoni
Mauser da 27 mm, bombe a caduta libera e a guida GPS, missili aria-aria,
aria-superficie e antinave a guida radar e infrarossa ed è stato utilizzato per
la prima volta in combattimento durante le operazioni della coalizione
internazionale anti-Libia nel 2011. Alenia Aeronautica partecipa al 19,5% del
programma del caccia europeo concorrendo alla progettazione e alla produzione
di alcune componenti (ala sinistra, fusoliera posteriore, piloni alari), del
sistema di navigazione, dell’armamento, della propulsione e dei sistemi di
alimentazione secondari. L’azienda si è occupata infine dell’assemblaggio
finale degli esemplari acquistati dall’Aeronautica militare italiana,
attualmente in dotazione al 4° Stormo di Grosseto, al 36° di Gioia del Colle
(Bari) e al 37° di Trapani-Birgi. Gli Eurofighter 2000 sono stati venduti pure
ad Austria, Arabia Saudita, Germania, Gran Bretagna e Spagna mentre è in corso
una trattativa con le forze armate dell’Oman.
Italia e Kuwait hanno sottoscritto l’11 dicembre 2003 un
Memorandum d’Intesa sulla cooperazione nel campo della difesa, ratificato dal
Parlamento italiano con la legge n. 147 del 18 luglio 2005. Il Memorandum mira
a rafforzare la partnership tra i due paesi attraverso lo scambio di esperienze
e conoscenze specialistiche nei settori dell’addestramento militare e della
tecnologia informatica, l’organizzazione di programmi e corsi militari e di
istruzione, lo scambio di osservatori in esercitazioni militari, l’assistenza
tecnica sugli equipaggiamenti e sui sistemi di difesa, lo scambio di
informazioni tecniche sui mezzi militari in costruzione. Per facilitare la
cooperazione soprattutto nel settore industriale-militare, il 18 luglio 2012 è
stato firmato un secondo Memorandum of Agreement tra il Segretario Generale
della Difesa italiano, gen. Claudio Debertolis e il Capo di Stato Maggiore del
Kuwait, gen. Khaled Jarrah Al-Sabah. “Con questo MoA – spiega il portavoce del
Ministero della difesa italiano - le Parti hanno finalizzato la stretta
collaborazione che riguarderà, tra l’altro, le fasi basica ed avanzata
dell’addestramento al volo, prevedendo contestualmente la costituzione di una
Steering Committee che avrà il compito di seguire l’implementazione e
l’esecuzione dell’attività addestrativa secondo i tempi concordati, attraverso
successivi accordi nell’ambito dei quali collocare le iniziative industriali,
finanziarie e militari congiunte”.
Grazie agli accordi Italia-Kuwait, alcuni gruppi di
piloti kuwaitiani sono periodicamente ospiti della Scuola internazionale di
addestramento al volo e al pilotaggio di cacciabombardieri del 61° Stormo
dell’Aeronautica di Galatina (Lecce). Il 14 febbraio 2014, la Scuola di volo è
stata visitata dall’ambasciatore in Italia del Kuwait, Sheikh Ali Khaled
Al-Sabah, che così ha avuto modo di conoscere le modalità di funzionamento dei
simulatori di volo del caccia-addestratore Aermacchi MB339, delle strutture del
Ground Based Training System - G.B.T.S., il sistema integrato di addestramento
aereo basato sul nuovo velivolo T346A (prodotto anch’esso da Alenia Aermacchi),
e del cosiddetto R.E.S. (Representation and Elaboration System), il sistema che
consente, in maniera automatizzata e computerizzata, di ricostruire la
complessa dinamica delle missioni di volo.
Sempre nell’ambito degli accordi internazionali con il
Kuwait, il Centro di Selezione dell’Aeronautica militare di Guidonia (Roma) ha
svolto, dal 14 al 20 gennaio 2015, le attività di verifica attitudinale per una
trentina di aspiranti piloti delle forze armate kuwaitiane. Altri 26 cadetti
della Kuwaitian Air Force sono giunti il 27 aprile scorso a Napoli-Capodichino
a bordo di un aereo da trasporto C-17, per poter espletare in Italia le
procedure necessarie al conseguimento dell’idoneità al pilotaggio di aerei da
guerra. Dopo un breve soggiorno presso l’Accademia Aeronautica di Pozzuoli, i
militari hanno partecipato a un’intensa attività addestrativa presso le scuole
dell’Aeronautica di Galatina-Lecce e del 70° Stormo di Latina. Attualmente un contingente militare italiano (Task Force
Air Kuwait TFA-K) di 190 unità opera in Kuwait nell’ambito delle operazioni
della coalizione internazionale a guida Usa impegnata contro l’Isis in Iraq e
Siria. Il contributo nazionale, avviato nell’ottobre 2014, vede lo schieramento
di un velivolo da rifornimento in volo KC-767-A del 14° Stormo di Pratica di
Mare (Roma) nella base aerea di Al Mubarak, Kuwait City (sede del quartier
generale delle forze aeree kuwaitiane), di quattro cacciabombardieri “Tornado”
versione IDS (ricognizione e sorveglianza) ad Al Jaber (scalo aereo a una
settantina di km dal confine con l’Iraq, utilizzato anche dai velivoli Usa) e
di due velivoli a pilotaggio remoto “Predator” del 32° Stormo di Amendola
(Foggia) ad Al Salem (base aerea ad una cinquantina di Km. dall’Iraq, sede del
386th Air Expeditionary Wing dell’US Air Force).