Estate all'Archivio-Museo CSAC
Centro Studi e Archivio della Comunicazione
dell’Università di
Parma 12 milioni di materiali visivi
Per il periodo estivo all’Archivio-Museo CSAC
dell'Università di Parma il sabato e la domenica alle 16.00 e alle 18.00 sono
in programma le visite guidate senza necessità di prenotazione, mentre la
visita guidata interattiva per le famiglie aspetta genitori e figli ogni
seconda e quarta domenica del mese. Saranno aperti anche il bookshop, dove è
possibile acquistare i cataloghi delle mostre che lo CSAC ha realizzato a
partire dal 1969, la Locanda Abbazia con la foresteria allestita nelle antiche
celle dei monaci e il bistrot, dove sarà possibile fermarsi per un brunch o un
pranzo.
L’Archivio-Museo CSAC osserverà una settimana di chiusura
estiva da lunedì 10 a domenica 16 agosto compresi. Per tutte le informazioni
potete consultare la pagina: http://www.csacparma.it/visita/
Lo CSAC raccoglie e conserva materiali originali della
comunicazione visiva, della ricerca artistica e progettuale italiana a partire
dai primi decenni del XX secolo. Uno straordinario patrimonio di oltre 12
milioni di pezzi suddivisi in cinque sezioni: Arte (oltre 1.700 dipinti, 300
sculture, 17.000 disegni), Fotografia (con oltre 300 fondi e più di 9 milioni
di immagini), Media (7.000 bozzetti di manifesti, 2.000 manifesti
cinematografici, 11.000 disegni di
satira e fumetto e 3.000 disegni per illustrazione), Progetto (1.500.000
disegni, 800 maquettes, 2000 oggetti e circa 70.000 pezzi tra figurini,
disegni, schizzi, abiti e riviste di Moda) e Spettacolo (100 film originali,
4.000 video-tape e numerosi apparecchi cinematografici antichi).
Fondato nel 1968 da Arturo Carlo Quintavalle e in seguito
diretto da Gloria Bianchino fino al 2014, lo CSAC dal 2007 ha sede nella
Abbazia cistercense di Valserena, tradizionalmente identificata come la
stendhaliana “Certosa di Parma”. Gli spazi dell’abbazia sono stati oggi
rinnovati attraverso un importante progetto architettonico promosso e sostenuto
dall’Università di Parma.
Il nuovo CSAC si propone come un nuovo spazio multifunzionale,
una macchina vivadove si integrano un Archivio, un Museo e un Centro di Ricerca
e Didattica, con una partecipazione attiva da parte della comunità scientifica
e del circuito dei ricercatori, dei dottorandi e degli studenti, anche a livello internazionale (nel
primo mese di apertura ha ospitato per tre settimane gli studenti della
Pontificia Universidad Católica del Ecuador).
Una formula unica in Italia, che mantiene e potenzia le
attività sino ad ora condotte di consulenza e di supporto all’istruzione
universitaria con seminari, workshop e tirocini, di organizzazione di mostre e
pubblicazione dei rispettivi cataloghi (oltre 120 dal 1969 ad oggi), e di
prestito e supporto ad esposizioni in altri musei (tra quelli internazionali
citiamo il MoMA di New York, il Centre Pompidou di Parigi, il Tokyo Design
Center e il Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofia di Madrid). Il percorso
espositivo del nuovo Archivio-Museo, attraverso gli spazi della grande Chiesa
cistercense, della Sala delle Colonne, della Sala Ipogea e della Corte delle
sculture, rappresenta la complessità e la ricchezza delle collezioni
dell’archivio con oltre 600 opere in mostra. Un’esposizione permanente in grado
di rinnovarsi potenzialmente all’infinito attingendo allo straordinario repertorio
visivo dell’Archivio, i cui materiali saranno esposti a rotazione.
Le sedici sezioni della Chiesa sono dedicate a temi che
faranno emergere la complessa natura di questo Archivio/Museo, attraverso le
interazioni trasversali delle sue collezioni: dall’Arte alla Moda, dal Design
alla Fotografia, dall’Architettura alla Pubblicità fino al Disegno della
satira, con opere e progetti, solo per citarne alcuni, di Lucio Fontana,
Giorgio Armani, Gianfranco Ferré, Achille e Pier Giacomo Castiglioni, Nizzoli e
Bellini per Olivetti, Man Ray, Luigi Ghirri, Dorothea Lange, Giò Ponti, Pier
Luigi Nervi, Giuseppe Samonà, Armando Testa, Tullio Pericoli, Vincino.
Chiude questo percorso la mostra monografica dedicata
alla cultura figurativa e progettuale degli anni ’60 e ’70 con opere di artisti
entrate nelle collezioni dello CSAC sin dai primi anni di attività, come quelle
di Enrico Baj, Mario Ceroli, Luciano Fabro, Emilio Isgrò, Enzo Mari, Giulio
Paolini, Michelangelo Pistoletto, Mario Schifano, Ettore Sottsass, Emilio Tadini.
La Sala delle Colonne espone il lavoro di raccolta e
studio delle opere conservate nell’archivio della Sezione Arte con un percorso
crono-logico dai disegni di Mario Sironi alla Poesia Visiva, insieme a
documenti progettuali e di lavoro. Ai visitatori sarà offerta anche la
possibilità di consultare, su prenotazione, i materiali degli archivi
conservati nelle aree dell’Abbazia non aperte al pubblico
La Sala Ipogea, introdotta da Il Sentimento della
Rivoluzione di Fausto Melotti, integra l’itinerario della scultura creato nella
corte dell’Abbazia, che comprende numerose sculture di grandi dimensioni. Il
nuovo CSAC è dotato di servizi di accoglienza e ospitalità, come un bistrot e
una foresteria allestita in quelle che un tempo erano le celle dei monaci.
Presente anche un bookshop dove sarà possibile acquistare
i cataloghi delle mostre che lo CSAC ha realizzato a partire dal 1969.
Lo CSAC ha in programma progetti didattici per le scuole
primarie e secondarie, iniziative speciali per i visitatori e aperture
straordinarie con eventi a tema.
CSAC - Centro Studi e Archivio della Comunicazione
Università di Parma
Abbazia di Valserena
Strada Viazza di Paradigna, 1
Orari
dal martedì al venerdì dalle 10 alle 15
sabato e domenica dalle 10 alle 20
Ingresso
10 euro
Riduzioni per gruppi, giovani sotto i 18 anni, studenti,
docenti e persone con disabilità.
Gratuità per i bambini sotto i 12 anni.
Per informazioni sull’Archivio
www.csacparma.it
info@csacparma.it
+39 0521 033652
Per informazioni sul Museo e prenotazioni
www.csacparma.it
servizimuseali@csacparma.it
+39 0521 607791
Per informazioni su eventi e utilizzo spazi
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Ufficio stampa
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