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mercoledì 8 luglio 2015

Iran, Libano e Siria nelle mire dei caccia italiani venduti a Israele
di Antonio Mazzeo

I caccia avanzati M-346 di Alenia Aermacchi (Finmeccanica) consentono ai piloti israeliani di addestrarsi meglio contro i velivoli da guerra e i missili posseduti da Iran, Siria e dagli Hezbollah libanesi. È quanto dichiarato a The Jerusalem Post dal maggiore Erez, vicecomandante dello squadrone d’addestramento israeliano di Hatzerim, base aerea a una decina di chilometri da Be’er Sheva, nel deserto del Negev. L’intervista è stata concessa il 23 giugno scorso durante la cerimonia di consegna del grado di ufficiale al primo gruppo di cadetti del 170th IAF (Israel Air Force) training course, a conclusione del periodo di addestramento sul nuovo velivolo di produzione italiana. “Grazie all’M-346, possiamo addestrare i nostri piloti in modo realistico, accrescendo le loro abilità in volo nell’affrontare le minacce e condurre al termine le missioni assegnate”, ha spiegato il maggiore Erez. “All’inizio i piloti apprendono come ingaggiare un singolo aereo nemico, poi si addestrano nel combattimento aria-aria contro caccia multipli e ad affrontare i missili terra-aria posseduti dagli Hezbollah, dalla Siria e dall’Iran. Adesso, dopo sei mesi di addestramento con i nuovi caccia, se ordino loro di abbattere un aereo, essi sanno cosa fare. In termini di strike aria-terra, possono localizzare un obiettivo e bombardarlo in maniera standard”. Nel prossimo stage addestrativo con gli M-346 di Alenia Aermacchi, i piloti israeliani affronteranno scenari di guerra ancora più complessi. “Ci addestreremo a un ampio ventaglio di missioni -ha concluso Erez - come intercettare un aereo passeggeri sequestrato o jet siriani che sono venuti a bombardare Tel Aviv; saranno simulati attacchi a lungo raggio che impongono tempi di volo prolungati per colpire bersagli che sono molto distanti e rientrare poi sani e salvi”.
Denominato dagli israeliani “Lavi” (leone in ebraico), l’Alenia Aermacchi M-346 è il velivolo da addestramento “più avanzato oggi disponibile sul mercato ed è l’unico al mondo concepito appositamente per i piloti destinati ai velivoli militari ad alte prestazioni di ultima generazione”, come affermano i manager dell’azienda del gruppo Finmeccanica. “Per la sua flessibilità, esso può essere configurato come un accessibile advanced defence aircraft per ruoli operativi. Il Sistema integrato d’addestramento (ITS) dell’M-346, oltre al velivolo, comprende anche un esaustivo Ground Based Training System (GBTS), che permette all’allievo pilota di familiarizzare con le procedure e anticipare a terra le attività addestrative che poi svilupperà in volo”. Così i cadetti IAF possono prepararsi all’utilizzo delle sofisticate tecnologie presenti a bordo dei cacciabombardieri delle principali forze aeree internazionali (F-15, F-16, Eurofighter, Gripen, Rafale, F-22, ecc.) e di quelli di “quinta generazione” come i Lockheed Martin F-35A Joint Strike Fighter, i cui primi esemplari saranno consegnati all’aeronautica israeliana entro la fine del 2016. I “Lavi” però non sono solo caccia-addestratori: armati con bombe e missili possono essere convertiti anche per attacchi contro obiettivi terrestri e navali. Sono gli stessi produttori italiani a rilevare la portata altamente distruttiva dell’M-346. “Dall’inizio del programma -spiega Alenia- il velivolo è stato concepito con l’aggiunta di capacità operative, con l’obiettivo di fornire un aereo da combattimento multiruolo molto capace, particolarmente adatto per l’attacco a terra e di superficie compreso il CAS (Close Air Support), COIN (COunter INsurgency) o anti-nave, nonché le missioni di polizia aerea”.
Oltre alla produzione nel proprio stabilimento di Venegono Superiore (Varese), Alenia Aermacchi cura parte della logistica e le attività di manutenzione e riparazione degli M-346 nel Ground Training Center realizzato nella base di Hatzerim da due aziende leader del complesso militare industriale israeliano, Elbit Systems e IAI - Israel Aircraft Industries. Elbit Systems ha pure sviluppato una parte dei simulatori di volo e i software dei “Lavi” che consentono ai piloti di esercitarsi alla guerra elettronica, all’individuazione delle installazioni radar nemiche e all’uso di sistemi d’arma avanzati. L’azienda ha pure messo a punto i futuristici elmetti da combattimento Targo per gli allievi piloti: essi forniscono immagini complete e a colori sia nelle missioni diurne che notturne, consentendo una ricognizione “immediata e intuitiva” di un velivolo alleato, nemico o ignoto e dello scenario aereo, terrestre o marittimo in cui si dovrà operare. La decisione del governo israeliano di sottoscrivere un accordo preliminare con Alenia Aermacchi per l’acquisto di 30 caccia M-346 risale al febbraio 2012. Il prototipo del “Lavi” fu presentato ufficialmente il 23 marzo 2014 nel corso di una cerimonia a Venegono Superiore, alla presenza di alti ufficiali del ministero della Difesa e dell’aeronautica israeliana. I primi due caccia furono consegnati all’IAF nel luglio 2014, proprio quando le forze armate israeliane erano impegnate nella sanguinosa operazione “Bordo protettivo” nella striscia di Gaza. Alenia Aermacchi si è impegnata a consegnare i restanti esemplari degli M-346 alle Tigri volanti del 102° squadrone dell’Aeronautica d’Israele entro la fine del 2016.