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giovedì 8 ottobre 2015

MONTE STELLA
Lettera Aperta al Sindaco di Milano G. Pisapia
presentata anche a tutti gli Assessori, al Consiglio Comunale,
al Consiglio di Zona 8, al Consiglio Metropolitano, alle Autorità
e agli Organi di Stampa

Giardino dei Giusti: un banco di prova della democrazia


Sintesi degli ultimi fatti
Alla Conferenza dei Servizi del 30 settembre, che ha dato parere tecnico favorevole al 'nuovo' progetto del Giardino dei Giusti firmato dall'arch. Valabrega, il consigliere Enrico Fedrighini, presidente della Commissione Ambiente di Zona 8, avrebbe voluto presentare la delibera contraria al progetto, approvata dal Consiglio di Zona 8 il 24 settembre. Tale delibera illustrava in modo argomentato le ragioni sia tecniche che procedurali che avevano portato alla bocciatura del progetto stesso e che già da mesi erano state segnalate con vivissima preoccupazione e a tutti i livelli istituzionali da migliaia di cittadini, comitati e rappresentanti del mondo della cultura, rimasti purtroppo inascoltati. Appellandosi a un'interpretazione molto restrittiva quando non arbitraria dei regolamenti, la Direttrice del Settore Arredo Urbano, dott.ssa Manuela Loda, per voce della sua
collaboratrice arch. Alessandra Rossi, ha rifiutato l'accesso al consigliere Fedrighini, costringendolo a un'attesa di più di tre ore fuori dalla porta e ricevendolo solo per pochi minuti alla fine della seduta e a decisioni già prese. Stessa sorte è toccata ai cittadini che, in gruppo ristretto di 7 persone in rappresentanza di vari comitati, avevano fatto analoga richiesta di partecipazione alla Conferenza dei Servizi in osservanza della Legge 241/1990 sulle Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi. Ancora peggio era andata alla Conferenza dei Servizi del 10 settembre scorso, con i rappresentanti dei comitati costretti ad aspettare altrettanto a lungo in corridoio e addirittura piantonati per tutto il tempo, quasi fossero pericolosi attentatori, da una pattuglia della Polizia Locale, in evidente stato di imbarazzo.
Il Comunicato Stampa ufficiale pubblicato il 30 settembre sul sito del Comune di Milano si limita ad affermare che l'assenso tecnico della Conferenza dei Servizi è stato dato avendo recepito «tutti i pareri favorevoli necessari da parte dei settori tecnici comunali e della Sovrintendenza alle Belle Arti e al Paesaggio». Nessuno spazio però viene dato alla voce autorevolmente contraria del CdZ8, che in tutta questa vicenda è invece l'unico organismo rappresentativo democraticamente eletto dai cittadini. (https://www.comune.milano.it/wps/portal/ist/it/news/primopiano/Tutte_notizie/sindaco
/giardino_giusti_conferenza_servizi_ok_progetto_riqualificazione)

La posta in gioco
Il nuovo Giardino dei Giusti è un circoscritto ma significativo banco di prova del modo di concepire e di gestire la prossima articolazione di Milano in Municipalità, per non parlare della futura Città Metropolitana. La materia Parchi e giardini è tra le competenze che possono essere assegnate alle Municipalità. Già ora il regolamento (inattuato) del Comune di Milano prevede passi in questa direzione. Se la maggioranza che guida oggi il Comune di Milano butta nel cestino il parere del Consiglio di Zona sul nuovo Giardino dei Giusti, dà un segnale preoccupante sul modo in cui intende procedere nella costruzione dell'istituzione Città Metropolitana.
La Legge 241/1990 all'art. 9 garantisce che «qualunque soggetto, portatore di interessi pubblici o privati, nonché i portatori di interessi diffusi costituiti in associazioni o comitati, cui possa derivare un pregiudizio dal provvedimento, hanno facoltà di intervenire nel procedimento». Anche la Conferenza dei Servizi di cui sopra faceva parte del procedimento sul Giardino dei Giusti. È in questo modo che il Sindaco Pisapia e la sua Amministrazione intendono rispettare il diritto di partecipazione dei cittadini alla vita democratica, tanto decantato durante la trascorsa campagna elettorale?
La grave omissione nel comunicato ufficiale del Comune in merito alla bocciatura del progetto da parte del CdZ8 non solo evidenzia totale mancanza di rispetto verso le regole democratiche del decentramento amministrativo, ma manifesta anche una preoccupante tendenziosità di informazione. Se l'opinione pubblica viene deviata e forzata proprio da chi dovrebbe invece essere il garante dell'obiettività, come possono i cittadini la stampa formarsi un'opinione corretta e completa dei fatti?
Milano, 3 ottobre 2015

FIRME
Donatella De Col (Comitato Proteggiamo il Monte Stella)
Francesco Saverio Lanza (Comitato Cittadini Bonola)
Giuliana Parabiago (Comitato Abitanti Amici del QT8 e di Lampugnano)
Piero Colombo (Comitato QT8)
Laura Gusmeroli (Comitato Sant'Elia)
Giuliana Filippazzi (Associazione Gruppo Verde S. Siro)
Alda Damiani (Comitato No Stadio Portello)
Rolando Mastrodonato (Associazione Vivi e Progetta un'altra Milano)
Anna Manca (Comitato per i Diritti del Pedone)
Roberto D'Ambrosio (Comitato Ambiente Salute del Teatro alla Scala)
Ivan Salvagno (AzioniAmo)

Per informazioni: proteggiamoilmontestella@yahoo.it cell. 380.4260246