ARTICOLO 70 E REFERENDUM
Vorrei
far notare, oltre a quanto osservato nel merito dell'intera "riforma"
della Costituzione, che l'art. 70 “riformulato” è già un allarme in sé, essendo
sotto il profilo stilistico e lessicale lontano anni luce dal linguaggio
giuridico che si usa nella scrittura dei patti fondativi, lontanissimo dalla
nostra cultura giuridica millenaria. La norma è (volutamente?) incomprensibile
oltre che scritta male: elenca commi e rimandi che con appartengono al
linguaggio costituente, con la precisa finalità di paralizzare e accelerare,
quando conviene ad alcuni, l'attività legislativa parlamentare. La mancanza poi
di una chiara indicazione di una procedura di raccordo quando le materie su cui
legiferare sono interdisciplinari, rivela il vero intendimento di tale
"riforma"... Ma già il fatto che non si sia mai vista prima nemmeno
una legge ordinaria scritta così male, dovrebbe fare riflettere i più. Nella
Costituzione la forma è anche sostanza, lo sa lo studente di giurisprudenza del
primo anno, e in questo caso c'è un tradimento formale che disvela una finalità
indicibile, quella di privare l'organo legislativo della sua funzione a favore
dell'organo esecutivo. Ciò accade normalmente nei regimi autoritari.
Avv. Giovanni Bonomo per i cittadini di sana e forte
Costituzione.