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domenica 27 novembre 2016

ARTICOLO 70 E REFERENDUM


Vorrei far notare, oltre a quanto osservato nel merito dell'intera "riforma" della Costituzione, che l'art. 70 “riformulato” è già un allarme in sé, essendo sotto il profilo stilistico e lessicale lontano anni luce dal linguaggio giuridico che si usa nella scrittura dei patti fondativi, lontanissimo dalla nostra cultura giuridica millenaria. La norma è (volutamente?) incomprensibile oltre che scritta male: elenca commi e rimandi che con appartengono al linguaggio costituente, con la precisa finalità di paralizzare e accelerare, quando conviene ad alcuni, l'attività legislativa parlamentare. La mancanza poi di una chiara indicazione di una procedura di raccordo quando le materie su cui legiferare sono interdisciplinari, rivela il vero intendimento di tale "riforma"... Ma già il fatto che non si sia mai vista prima nemmeno una legge ordinaria scritta così male, dovrebbe fare riflettere i più. Nella Costituzione la forma è anche sostanza, lo sa lo studente di giurisprudenza del primo anno, e in questo caso c'è un tradimento formale che disvela una finalità indicibile, quella di privare l'organo legislativo della sua funzione a favore dell'organo esecutivo. Ciò accade normalmente nei regimi autoritari.
Avv. Giovanni Bonomo per i cittadini di sana e forte Costituzione.