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mercoledì 9 novembre 2016

LETTERA APERTA DELLO SCRITTORE
MARIANO BARGELLINI
Scrittori e soprusi


Questa lettera aperta denuncia le vessazioni ai danni di un utente da parte della TIM. Il caso, dato il suo carattere esemplificativo di metodi persecutori e sostanzialmente illegali della suddetta compagnia telefonica, giustifica, ed anzi lo richiede, che se ne dia pubblicità. E sollecita una risposta alla questione sollevata, circa il ricatto e la sospensione di un diritto (diritto nuovo, informatico, oggi riconosciuto nei paesi civili) a cui è usa ricorrere la TIM. Si deve una risposta, da chi ha ricevuto dai cittadini un mandato normativo e di controllo: è consentito a una compagnia telefonica sospendere l’accesso a internet? In Italia è consentito? S’aggiunga: come ricatto perché l’utente non contesti, paghi, pratica impunita di varie specie di fornitori di servizi, è argomento di inchieste televisive, si sa. Gli hackers della TIM, formuliamola così la domanda, sono da considerare degli hackers, appunto, e il loro sabotaggio informatico dev’essere combattuto, vietato, o hanno mano libera per legge? Mi fermo qui. Tralascio i dettagli di minore interesse, cioè quelli di ordinario dolo (la bolletta gonfiata). E, del pari, la denuncia e la diffida alla TIM.
Mariano Bargellini