LETTERA APERTA DELLO SCRITTORE
MARIANO BARGELLINI
Scrittori e soprusi
Questa lettera aperta denuncia le vessazioni ai danni di un utente da parte
della TIM. Il caso, dato il suo carattere esemplificativo di metodi persecutori
e sostanzialmente illegali della suddetta compagnia telefonica, giustifica, ed
anzi lo richiede, che se ne dia pubblicità. E sollecita una risposta alla
questione sollevata, circa il ricatto e la sospensione di un diritto (diritto
nuovo, informatico, oggi riconosciuto nei paesi civili) a cui è usa ricorrere
la TIM. Si deve una risposta, da chi ha ricevuto dai cittadini un mandato
normativo e di controllo: è consentito a una compagnia telefonica sospendere
l’accesso a internet? In Italia è consentito? S’aggiunga: come ricatto perché l’utente
non contesti, paghi, pratica impunita di varie specie di fornitori di servizi,
è argomento di inchieste televisive, si sa. Gli hackers della TIM, formuliamola
così la domanda, sono da considerare degli hackers, appunto, e il loro
sabotaggio informatico dev’essere combattuto, vietato, o hanno mano libera per
legge? Mi fermo qui. Tralascio i dettagli di minore interesse, cioè quelli di
ordinario dolo (la bolletta gonfiata). E, del pari, la denuncia e la diffida
alla TIM.
Mariano Bargellini