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sabato 24 dicembre 2016

Una riflessione in versi del poeta
Alberto Figliolia su questo Natale
di consumo e di dolori.



Vigilia di Natale

Che amara ironia in questo Natale...
Che cosa è divenuto il Natale, ogni Natale
che ci viene elargito,
che ci viene imbonito,
che ci viene imbandito?

Ancora ieri c'è stata una strage
e Cristo non era ancora nato
se non nello sguardo di una bambina
che si trascinava carponi:
in cerca di un sorso d'acqua
nell'assurda orba levità del giorno
che si levava e calava
come vendicatrice spada.

Alle spalle del grappolo di stracci,
oltre la geografia delle ossa,
oltre la disfatta della pelle rugosa
in cui la bambina era mutata,
grumo di dolore senza più rancore,
un avvoltoio e un fotografo,
ambedue pronti a carpirne
l'immagine mortale.

Cristo è nello sguardo di quella bambina,
in quell'ultimo sguardo.

[Alberto Figliolia]