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martedì 10 gennaio 2017

CHIARA PASETTI SEGNALA AI LETTORI DI ODISSEA

Genova 1968. La Facoltà di Medicina occupata.
Foto: Giorgio Bergami (Publifoto)

  
A Genova, dal 27 gennaio al 26 febbraio 2017 presso Palazzo Ducale (Loggia degli Abati) si terrà la mostra “Gli anni del 68. Voci e carte dall’archivio dei movimenti” organizzata dall’ “Associazione per un archivio dei movimenti” e curata da Giuliano Galletta, Roberto Rossini, Manlio Calegari e Sandro Ricaldone. Saranno visibili per la prima volta diversi materiali (volantini, opuscoli, manifesti, libri, riviste, fotografie, video, filmati, oggetti) raccolti, ordinati e conservati nell’Archivio dei movimenti di Genova, nato nel 2009 e che ha sede presso la Biblioteca Berio. L’esposizione cercherà di offrire uno spaccato di una stagione fondamentale della storia italiana del Novecento.
Dal comunicato stampa:
«Una stagione che ruota intorno alla data fatidica, per l’appunto il 68, ma si irradia, tra continuità e discontinuità, rotture e genealogie più o meno mitizzate, sull’intero ventennio 1960-1980. Per questo i curatori hanno pensato di intitolare la mostra, con un piccolo gioco di parole, “gli anni del 68”. Facendo parlare i documenti e ascoltando le voci dei protagonisti dell’epoca, senza inseguire miraggi di neutralità storica, la mostra proverà a far emergere la capacità del 68 di esercitare una critica permanente nei confronti della realtà esistente. Questa applicazione infaticabile della critica, pur con tutte le sue contraddizioni e aporie, rese possibile una stagione ricca di lotte e di mobilitazioni “dal basso”, di forme di democrazia diretta e partecipativa».
 “Il nostro obbiettivo” spiega Bruno Piotti, presidente dell’Associazione, “è di favorire l’incontro con un pubblico il più esteso possibile, anche se lontano per esperienza, età o storia personale da quel momento storico, per informarlo, coinvolgerlo e stimolarlo alla discussione nei confronti di quel recente passato. La stagione delle grandi lotte operaie e studentesche ha visto infatti la nascita di movimenti, come il femminismo, che hanno saputo contaminare la sfera personale con quella politica, prefigurando problematiche  ancora oggi attuali”.
 Per finanziare la mostra l’Associazione no profit ha lanciato una sottoscrizione: chi vuole contribuire può farlo attraverso il crowdfunding: https://www.produzionidalbasso.com/project/gli-anni-del-68-in-mostra-al-palazzo-ducale-di-genova/
Per info: www.archiviomovimenti.org
e-mail:archiviomovimenti@archiviomovimenti.org