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sabato 21 gennaio 2017

CI RISIAMO

Craxi con Berlusconi

Con un certo sconcerto è tornata alla ribalta l’idea di intestare una via di Milano a Bettino Craxi. “Odissea” se n’era occupata a suo tempo, quando Berlusconi gli voleva intestare una via in ogni città d’Italia (Craxi come Garibaldi?), con uno scritto ironico dello scrittore Giuseppe Bonura (marzo-aprile 2007) e con scritti di altri collaboratori. Bonura vi era tornato con un secondo articolo dal titolo: “Dizionario tascabile” e dove alla voce Grande Statista si leggeva: “Sinonimo di Craxi. Quando un Grande Statista distrugge in pochi anni un partito che ne aveva cento, si dice che è un Craxi.” A parte il sindaco Sala che ha sul tavolo da diversi mesi la richiesta del “Comitato di Odissea per Turoldo” affinché il Comune di ricordi di questo grandissimo poeta e partigiano (abbiamo chiesto per lui una via o un giardino da intestargli), è uscito allo scoperto anche il ministro della giustizia dell’attuale Governo, a perorare la causa di Craxi, sostenendo che è stato artefice di una certa modernità. Il ministro deve avere una originale opinione del concetto di modernità, i giudici di “Mani pulite” ne hanno indicata un’altra con le loro inchieste sulla corruzione, ma così va il mondo. Poiché questa ventilata ipotesi continua ad indignarci (perché sindaco di Milano, ministro della giustizia e presidente della Repubblica) non rivolgono lo sguardo a quanti (e ce ne sono parecchi) alla legalità, alle buone pratiche civiche, al soccorso e alla vita degli altri dedicano tempo, fatica e spesso la vita? Potremmo suggerirgli per esempio il corpo dei Vigili del Fuoco, ma la società civile è piena di figure encomiabili. A Proposito di vie, vorremmo ricordare a questa Amministrazione, come abbiamo fatto senza successo a quella precedente, che ci sono decine di lapidi di partigiani e di altri benemeriti che versano in pessime condizioni (rotte, sbiadite, illeggibili), potrebbe essere la volta buona. [Angelo Gaccione]