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lunedì 17 luglio 2017

LA MILANO DI EFFEROSSA PCI:
LA CITTÀ DELLA CURA


Milano, come tutte le grandi città,  è un insieme complesso di spazi chiusi e aperti, di persone di ogni età, genere, etnia, professione, posizione socioeconomica, culturale e di pensiero, interagenti in molteplici  attività: una città che noi di EffeRossa sentiamo e pensiamo come  un grande organismo vivente che deve prendersi cura sia di tutti i suoi abitanti e di tutte le sue abitanti  con le loro specificità, bisogni, desideri, aspirazioni, sia di chi la vive temporaneamente (lavoratori e lavoratrici pendolari, studenti fuori sede, turisti/e,  ecc): una città che deve diventare  per tutti e tutte:
*sana, in cui la salute sia, per quanto possibile, garantita sotto forma di lotta all’inquinamento (verde consistente; mobilità sostenibile, anche ciclabile protetta, e mobilità condivisa; efficienza energetica nel produrre, nel costruire e nel recuperare, nel riscaldare/refrigerare, ecc.),  e di servizi sociosanitari territoriali di prevenzione, prima ancora che di cura e riabilitazione;
*accogliente e solidale, in cui tutti e tutte abbiano una casa dignitosa e servizi di quartiere pubblici gratuiti e servizi privati (negozi, edicole, librerie, attività sportive, ad es.) a prezzi corrispondenti al proprio reddito; in cui  vi siano servizi di accoglienza adeguati per le molteplici forme di persone in difficoltà; e in cui tutti e tutte abbiano un lavoro dignitoso e a tempo indeterminato, svolto in condizioni che non facciano né morire né ammalare (e contributi pubblici sostitutivi del reddito da lavoro quando questo manca e per la durata in cui manca) e luoghi di incontro, aggregazione, cultura diffusi e gratuiti, come ad es. i  Centri Donna Polivalenti;
*bella in ogni sua parte, in cui per attività attrattive, valori estetici, arredo urbano, condizioni di vita dignitose non esistano più periferie, ma solo parti di città a loro volta con un proprio centro;
vivibile il più possibile a piedi, anche per bambini/e, ragazzi/e, anziani/e,  vecchi/e, e in cui ci si muova agevolmente con un trasporto pubblico frequente di giorno, di sera e di notte anche in senso trasversale e inter-periferico, tale da garantire pure il collegamento con tutti i Comuni limitrofi, e in cui esistano diffusamente piazze pedonalizzate e riqualificate come luoghi di incontro e di attività collettive, riprendendo e diffondendo l’antica tradizione italica  - dalla Magna Grecia a oggi - della piazza come luogo di vita aggregata.
Una Milano così -che in questo modo e solo in questo modo può diventare sicura e innovativa- è possibile  se i suoi e le sue abitanti si prendono cura della città: non solo occupandosi degli orti urbani e dei giardinetti di quartiere e realizzando attività di volontariato sociale e culturale e di mutuo aiuto, come ad es. le banche del tempo,  ma partecipando alle scelte in merito a politiche pubbliche intersettoriali e integrate che riguardano l’assetto della città e le condizioni in cui ci si vive a ogni livello: municipale, comunale e metropolitano: scelte sul che cosa fare, sul come farlo e su come usare le risorse pubbliche.
Per contatti: pcimilano@yahoo.com;
mariacarla.baroni@tiscalinet.it