LA MILANO DI EFFEROSSA
PCI:
LA CITTÀ DELLA CURA
Milano, come tutte le grandi
città, è un insieme complesso di spazi
chiusi e aperti, di persone di ogni età, genere, etnia, professione, posizione
socioeconomica, culturale e di pensiero, interagenti in molteplici attività: una città che noi di EffeRossa
sentiamo e pensiamo come un grande
organismo vivente che deve prendersi cura sia di tutti i suoi abitanti e di
tutte le sue abitanti con le loro
specificità, bisogni, desideri, aspirazioni, sia di chi la vive temporaneamente
(lavoratori e lavoratrici pendolari, studenti fuori sede, turisti/e, ecc): una città che deve diventare per tutti e tutte:
*sana, in cui la salute sia, per
quanto possibile, garantita sotto forma di lotta all’inquinamento (verde
consistente; mobilità sostenibile, anche ciclabile protetta, e mobilità
condivisa; efficienza energetica nel produrre, nel costruire e nel recuperare,
nel riscaldare/refrigerare, ecc.), e di
servizi sociosanitari territoriali di prevenzione, prima ancora che di cura e riabilitazione;
*accogliente e solidale, in cui
tutti e tutte abbiano una casa dignitosa e servizi di quartiere pubblici
gratuiti e servizi privati (negozi, edicole, librerie, attività sportive, ad
es.) a prezzi corrispondenti al proprio reddito; in cui vi siano servizi di accoglienza adeguati per
le molteplici forme di persone in difficoltà; e in cui tutti e tutte abbiano un
lavoro dignitoso e a tempo indeterminato, svolto in condizioni che non facciano
né morire né ammalare (e contributi pubblici sostitutivi del reddito da lavoro
quando questo manca e per la durata in cui manca) e luoghi di incontro,
aggregazione, cultura diffusi e gratuiti, come ad es. i Centri Donna Polivalenti;
*bella in ogni sua parte, in cui
per attività attrattive, valori estetici, arredo urbano, condizioni di vita dignitose
non esistano più periferie, ma solo parti di città a loro volta con un proprio
centro;
vivibile il
più possibile a piedi, anche per bambini/e, ragazzi/e, anziani/e, vecchi/e, e in cui ci si muova agevolmente
con un trasporto pubblico frequente di giorno, di sera e di notte anche in
senso trasversale e inter-periferico, tale da garantire pure il collegamento
con tutti i Comuni limitrofi, e in cui esistano diffusamente piazze
pedonalizzate e riqualificate come luoghi di incontro e di attività collettive,
riprendendo e diffondendo l’antica tradizione italica - dalla Magna Grecia a oggi - della piazza
come luogo di vita aggregata.
Una Milano
così -che in questo modo e solo in questo modo può diventare sicura e
innovativa- è possibile se i suoi e le
sue abitanti si prendono cura della città: non solo occupandosi degli orti
urbani e dei giardinetti di quartiere e realizzando attività di volontariato
sociale e culturale e di mutuo aiuto, come ad es. le banche del tempo, ma partecipando alle scelte in merito a
politiche pubbliche intersettoriali e integrate che riguardano l’assetto della
città e le condizioni in cui ci si vive a ogni livello: municipale, comunale e
metropolitano: scelte sul che cosa fare, sul come farlo e su come usare le
risorse pubbliche.
Per contatti:
pcimilano@yahoo.com;
mariacarla.baroni@tiscalinet.it