Pagine

martedì 31 luglio 2018


Chi mi proteggerà?


Sono Luigi Galvano e ho 17 anni. Ti scrivo perché sei un utente di Change.org e come me sei sensibile ai diritti dei lavoratori. 3 mesi fa ho ricevuto una brutta notizia. Alcuni miei amici, che lavorano come fattorini per FedEx, hanno visto mancarsi la terra sotto i piedi. Infatti, la società aveva appena annunciato che ci sarebbero stati almeno 315 licenziamenti in Italia. 315 famiglie a rischio. Si parla di gente onesta e di tanti duri lavoratori, di quelli che sono certo che anche tu conoscerai. Anche se sono così giovane non ho intenzione di occuparmi "solo" degli studi e di stare a guardare. Ho deciso di lanciare una petizione su Change.org e raccogliere le testimonianze dei lavoratori. Avevo già potuto notare alcune vittorie su Change.org per i lavoratori, contro i soprusi. E presto ho scoperto che, per aiutare i cittadini Change.org deve restare libera e indipendente dall'influenza di multinazionali e potenti. Per questo c'è bisogno del nostro aiuto. Ben presto siamo arrivati a essere in 52mila. Tanti dipendenti, come Michela che aveva paura di finire in mezzo a una strada, hanno aiutato la petizione. Hanno cominciato a parlarne i giornali e persino Papa Francesco ha espresso vicinanza ai lavoratori FedEx durante l'Angelus del 13 maggio.
Mai avrei potuto immaginare che insieme saremmo potuti arrivare a così tanto. Quello della foto sopra sono io al Ministero dello Sviluppo Economico: accompagnato dallo staff di Change.org ho consegnato le firme a un dirigente di FedEx (in alto a sinistra) e a un funzionario (in alto a destra).
Dopo difficili negoziazioni con i sindacati, alla fine l'azienda si è arresa! Il licenziamento collettivo è stato scongiurato. Ma alcuni dipendenti subiranno pesanti condizioni. Per questo noi siamo ancora qui, e per tanti altri lavoratori, come i precari della Nestlè di Benevento che rischiano di non vedere il rinnovo dei loro contratti. Io sono fortunato, per adesso, ma quello che è successo ad alcuni miei amici potrebbe succedere a me un giorno. Io ci tengo al mio futuro, ma chi proteggerà il mio lavoro dai soprusi?
Spero continueranno a esserci strumenti come Change.org, che può aiutare le persone come noi che prendiamo posizione, che vogliamo sensibilizzare l'opinione pubblica e non ci arrendiamo di fronte alle prepotenze. La rete è dalla nostra parte. Il web condiziona quotidianamente la nostra vita.
Change.org per sopravvivere e continuare ad aiutare battaglie come la mia ha bisogno del nostro contributo, dell'aiuto dei cittadini. Serve a proteggere chi è vittima di prepotenze da parte di chi crede che siamo soli, che noi cittadini siamo deboli e non abbiamo la forza di reagire. Un abbraccio e grazie di cuore,
Luigi Galvano