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sabato 7 luglio 2018

LETTURA/14
Aforismi per un giorno solo  
di Nicolino Longo



“Nella vita, non bisogna mai disperare. Persino nella parola ‘odio’
vi può essere nascosta una delle più belle ed enfatiche
esclamazioni religiose: ‘o dio’!”.

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“Quella, che alloggia sotto i ponti, è gente che con la vita
ha ormai tagliato tutti i ponti”.

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“Coi tempi che corrono, anche chi sta fermo inciampa”.

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“Per certe donne, è meglio essere delle senza tetto che delle senza tette”.

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“Un anziano sa bene come parlare: alla sua età, non può
permettersi di ‘saltar di palo in frasca’ ”.

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“Un brutto vizio: è quello della campana a morto, che
chiama sempre quando non le si può più rispondere”.

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“Accusa infondata: avere un diavolo per capello, ed essere calvo”.

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“La giovinezza: uno spreco esagerato di energia, al punto
da far poi vivere male la vecchiaia”.

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“In ogni curva, c’è la morte appostata: se tu acceleri, lei spara”.

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“Smottamenti: oggi, su questo nostro pianeta
(con sempre meno copertura boschiva),
a scorrere, anziché essere le acque, sono i terreni”.

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“Darsi alla politica, è l’unico modo di fare il ladro in ‘poltrona’,
e con tanto di autorizzazione”.

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“Mondiali di Calcio 2018: pur con l’Italia alla finestra, ci stiamo
gustando anche noi la minestra”.
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“Il chirurgo: un sarto con la laurea (tagliano e cuciono tessuti entrambi)”.

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“La benzina: coi suoi ottani, ci porta per il mondo; ma anche all’altro mondo”.

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“Il barbiere: è colui che ti fa ‘il pelo e il contropelo’, e lo devi pure pagare”.

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Un tempo, si rubava, e ci si dava alla ‘macchia’. Oggi, si ruba, e ci si dà alla ‘pacchia’”.

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“Sbattere la porta in faccia agli emigranti, è come sbatterla
due volte in faccia a noi stessi, essendolo noi stati prima di loro”.

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“La prostituzione: per i lenoni un incasso, miliardario, di soldi;
per le ragazze, un incasso, incessante, di ‘botte’ ”.

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“La parolaccia scritta: una caduta di stile dalla stilo”.

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“Chi è un pozzo di scienza, e non lascia ad altri attingervi, è, semplicemente un pozzo”.