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domenica 5 agosto 2018

LETTURA/20
Aforismi per un giorno solo
di Nicolino Longo


“Ai signori politici: quando un poeta spara rime irriverenti su di voi, non  dovete rispondergli per le rime. 
Ma remargli contro, con solo sequestro dell’ ‘arma’,
e ritiro della licenza poetica”.

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“I veri poveri sono coloro che, ogni sera, vanno a letto, con stomaco pieno
e mente digiuna”.

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“Non dare mai a un politico il voto quando te lo chiede. Ma solo
alla volta successiva, se se n’è reso meritevole”.

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“L’uomo di pensiero: è quell’atleta che arriva, con la mente, al traguardo,
sempre prima del corpo”.

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“Oggi, con soltanto i blocchi reperibili negli ospedali, a cominciare da quelli
renali a finire a quelli intestinali, si potrebbe costruire una villa”.

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 Mangiarsi le mani per la rabbia, per poi mangiare con i piedi”.

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“Sono tanti i ragazzi al verde, che lavano, sfruttati dai capi, ai semafori, i vetri,
prima che ne scatti ogni volta il verde”.

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“Camminare sulle stampelle, è come avere le mani poggiate per terra, e,
quindi, un tornare bambini, gattonando in piedi”.

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“Non dare mai troppa corda a un poco di buono. Prima o poi, potrebbe usarla
per impiccarti”.

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Ritirarsi, armi e bagagli, sul binario della legalità, ed essere denunziati, poi,
per intralcio al traffico ferroviario”.

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“Denunziare una moglie per bigamia. Io l’ho fatto. La mia, sposando me,
Nicolino, aveva, furbescamente, contratto matrimonio
con due uomini: Nico e Lino”.

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Saltare il sonno, è il peggior modo di far ginnastica notturna”.

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“L’ultima dieta a cui approdare: mangiare acqua e bere pane, con un buon
bicchiere vuoto di vino rosso”.*

“Avviso ai calciatori: le ragazze dabbene, oggi, non chiedono solo ori. Ma
ragazzi d’oro, che nuotino nell’oro”.

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“Nessuna donna guarderebbe più con astio il ferro da stiro, se questo
potesse servire per stirare anche le rughe”.

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“Solo un folto stuolo di uccelli migratori può rimettere, per pochi istanti,
le foglie a un albero spoglio”.

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“Un tempo, quand’ancora la pillola non c’era, era la gravidanza stessa
a far da pillola. Di qui la sfilza dei figli, fino a dieci, fino a quindici”.

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“Ci sono uomini che hanno l’asso nella manica, pur se a torso nudo”.

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“Corruzione con denaro: buttar l’osso a qualcuno, e non sapere che il cane
l’avrebbe fatta prima”.

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“Son finiti, purtroppo, quei tempi, quando una Guardia municipale
andava a mangiare a casa di un amico, e nell’uscirne, trovando l’acqua dei fusilli
per terra, gli elevava una bella contravvenzione!”.

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 "Ai genitori: i figli, non bisognerebbe mai aiutarli. Quando stanno con voi,
vi succhiano il sangue, come sanguisughe. Quando, poi, se ne passano al piano superiore,
vi mettono anche sotto i piedi".

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"I Cristiani: potrebbero essere delle persone buone e giuste.
 Ma solo se non mescolassero i Cristi con gli ani.

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"Ci sono vigili urbani talmente maniacali che si dedicano a fare verbali solo
a tutto il cemento armato che trovano senza porto d’armi".