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venerdì 19 ottobre 2018

LINGUA MATER

La copertina del libro

Scritti tra il 4 e il 10 luglio del 2017, i 30 testi che compongono Lingua Mater, hanno voluto prepotentemente uscire dalla penna dell’autore, in dialetto. “Nella lingua che avevo usato per tutta la vita solo parlata” come dice Gaccione. Scrive Dante Maffìa nella sua introduzione al libro: “Non c’è una sola composizione che soffra di astrazione, tutte sono dense, anzi direi pregne, di un calore e di una coralità che, senza straripare in ripiegamenti nostalgici, trova il modo diretto di affabulare, fare sentire la necessità che lo ha spinto a cercare la lingua madre”. Una pulsione urgente, arrivata tardi, ma indilazionabile. Una vera e propria sorpresa per quanti seguono da tempo il lavoro letterario dello scrittore. Pubblicata nella prestigiosa Collana di poesia “I Fiori di Macabor”, la raccolta che compone Lingua Mater riporta il testo italiano a fronte e può essere apprezzata anche da chi ha poca o nessuna dimestichezza con la lingua dialettale dell’autore. Una lingua fatta di molti impasti, molte contaminazioni, tante quante sono state le dominazioni che hanno riguardato nel tempo, quella parte di Calabria del Nord, quella Calabria cosentina, di cui Acri rappresenta una miniera linguistica interessante. Gaccione abilmente sa dosarne gli elementi per conferire ai suoi versi, una tragica dolorosa bellezza. 
[Bonifacio Vincenzi]

Angelo Gaccione
Lingua Mater
Macabor Editore 2018
Pagg. 80 € 12,00

Per richieste all’Editore:
Macabor Ed. via Manzoni n. 6
87072 Francavilla Marittima (Cs)
Tel. 389-6411603
Email: macaboreditore@libero.it