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mercoledì 10 ottobre 2018

VIRUS. ARTE E CONSAPEVOLEZZA
OMAGGIO ALL’ARTISTA COSETTA ARZUFFI

Per la straodinaria attualità dei temi di queste opere, abbiamo deciso di pubblicarle in prima pagina.

Cosetta Arzuffi accanto ad un suo dipinto

Messa a fuoco di un presente che soffre
Questo ciclo di lavoro si manifesta sulle tele non come opere che si concludono in se stesse ma come una riflessione su come un’evoluzione accettata come progresso per il benessere collettivo e individuale non si riveli invece, in taluni casi, come una metamorfosi che si orienta verso una deriva inquietante che sta indebolendo l’umanità e la natura in tutte le sue forme.
Cinque opere più due:
Le sette opere sono divise in due parti: cinque toccano temi spinti in associazione a dei virus che colpiscono l’umanità in maniera subdola e perversa mentre gli ultimi due danno un respiro alla possibilità di una presa di coscienza per ritrovare un mondo migliore.


 1. Predatori della libertà


Una piaga che denuncia l’amara realtà della diffusione delle droghe.
In questa preoccupante situazione non si può che costatare che il declino umano si sta facendo storia.


2. Energia nera


Puntualizza la pericolosità di un inquinamento che dilaga in maniera esponenziale in quasi tutti i campi del vivere quotidiano. L’emblema del pesce trafitto ed elevato a una verticalità, non concepibile per la sua natura, si stringe e si fa concetto con la verticalità dell’uomo; coinvolge e denuncia senza discussione alcuna che, l’uomo subirà lo stesso destino se non sarà capace di sovvertire lo stato attuale delle cose.

3. Assolutismi

Una realtà del presente che mette in luce la pericolosità di talune situazioni politiche e religiose dominate da folli egemonie narcisistiche.


4. Identità perduta

Un lavoro che s’interroga su cosa sarà e come sarà la condizione umana se si arriverà a ledere in maniera irreversibile la cultura, la bellezza del pensiero libero, il lessico parlato e scritto e l’arte in tutte le sue forme.

5. Virus

Un richiamo a una nuova consapevolezza per riappropriarsi della propria anima e identità per ritornare a “esserci”.


6. Si può fare

Presa di coscienza per ri-guardare la vita nella luce di una nuova “aristocrazia” di pensiero.


7. Bellezza ritrovata
L’aquila? Si può ben comprendere che la metafora della maestosità di un alto e ampio volo sia simbolo di libertà, di grazia e di bellezza.