VIRUS. ARTE E CONSAPEVOLEZZA
OMAGGIO
ALL’ARTISTA COSETTA ARZUFFI
Per la straodinaria attualità dei temi di queste opere, abbiamo deciso di pubblicarle in prima pagina.
Cosetta Arzuffi accanto ad un suo dipinto |
Messa a
fuoco di un presente che soffre
Questo ciclo di lavoro si manifesta sulle tele
non come opere che si concludono in se stesse ma come una riflessione su come
un’evoluzione accettata come progresso per il benessere collettivo e
individuale non si riveli invece, in taluni casi, come una metamorfosi che si
orienta verso una deriva inquietante che sta indebolendo l’umanità e la natura
in tutte le sue forme.
Cinque opere più due:
Le sette opere sono divise
in due parti: cinque toccano temi spinti in associazione a dei virus che
colpiscono l’umanità in maniera subdola e perversa mentre gli ultimi due danno
un respiro alla possibilità di una presa di coscienza per ritrovare un mondo
migliore.1. Predatori della libertà |
Una
piaga che denuncia l’amara realtà della diffusione delle droghe.
In
questa preoccupante situazione non si può che costatare che
il declino umano si sta facendo storia.
2. Energia nera |
Puntualizza
la pericolosità di un inquinamento che dilaga in maniera esponenziale in quasi tutti i campi del vivere quotidiano. L’emblema
del pesce trafitto ed elevato a una verticalità, non concepibile per la sua
natura, si
stringe e si fa concetto con la verticalità dell’uomo; coinvolge e denuncia senza
discussione alcuna che, l’uomo subirà lo stesso destino se non sarà capace di sovvertire lo stato
attuale delle cose.
3. Assolutismi |
Una
realtà del presente che mette in luce la pericolosità di talune situazioni politiche
e religiose dominate da folli egemonie narcisistiche.
4. Identità perduta |
Un
lavoro che s’interroga su cosa sarà e come sarà la condizione umana se
si arriverà a ledere in maniera irreversibile la cultura, la
bellezza del pensiero libero, il lessico parlato e scritto e l’arte in tutte le
sue forme.
5. Virus |
Un
richiamo a una nuova consapevolezza per riappropriarsi della propria anima e
identità per ritornare a “esserci”.
6. Si può fare |
Presa
di coscienza per ri-guardare la vita nella luce di una nuova “aristocrazia”
di pensiero.
7. Bellezza ritrovata |
L’aquila? Si può ben comprendere che la metafora della
maestosità di un alto e ampio volo sia
simbolo di libertà, di grazia e di bellezza.