di Ilaria*
Adamo Calabrese "Alba" |
(Nonna)
Ehi! Mi ascolti? Ho una notizia importante.
(Nonno) C’è stato un naufragio? Un barcone è
affondato nel Mare Nostrum? Israele ha bombardato un’altra volta la Striscia?
Un invasato ha tentato una strage in qualche città europea gridando Allah
Akbar? Avanti, spara, sono preparato.
Uh,
che pizza! Pensa positivo.
Non ci riesco. Erdogan
ha imprigionato 10,000 curdi? Trump ha messo i dazi sul pecorino?
Insomma,
piantala! Ti ho chiesto un guizzo di ottimismo.
Ok, mi arrendo. Qual è
la bella notizia?
Chiudi
gli occhi e sogna. Questa settimana è arrivato l’OK.
Non ho sentito suonare
alla porta e non saprei riconoscere nessuno che si faccia passare per OK.
Qualcuno
aspettava un OK, qualcuno che ci vuole bene. Hai capito?
Boh! Allora parla chiaro
e non continuare a stuzzicarmi e innervosirmi.
Ilaria.
La nostra nipote Ilaria andrà negli States.
Davvero! Finalmente è
finito lo strazio di questa lunga attesa. Sono pronto. Andiamo ad accompagnarla. Dove hai messo le mie scarpe bianche?
Calma.
Ilaria ha chiamato per annunciarci che partirà, ma non adesso.
Partirà per dove? Io
voglio tornare a San Francisco. Mi serve anche la K-way, c’è sempre vento di
questa stagione.
Noi
non partiamo. Ilaria viene a pranzo da noi. Andiamo a fare la spesa che non
abbiamo niente in casa.
Il frigo è pieno, che
cosa ci serve?
La
verdura, i pomodori secchi. Oh, sveglia!
Intanto lei ha il suo OK
per l’America e noi restiamo qui come due merli.
L’hai
detto: proprio due merli.
Mamma mia. La giornata è
cominciata bene e così deve continuare.
Prendi
la borsa della spesa e usciamo che si fa tardi.
Ci compriamo una
pizzetta alla piccola?
No.
Non le mangia. E poi non è più piccola. È grande. Va in America.
Ok, ok. Ho capito. Poi
le chiedo l’indirizzo che le voglio scrivere.
Non
sa dove andrà.
Che cosa sa?
Sa
che partirà.
Che bello!