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mercoledì 16 gennaio 2019

IL VITTORIALE DEGLI ITALIANI
di Giordano Bruno Guerri*

Veduta del Vittoriale

Salò. Molto è stato fatto, nel 2018, al Vittoriale degli Italiani.
Il restauro del viale d’ingresso, dei Pili del Piave e del Dare in Brocca, dell’affusto di cannone che accompagnò d’Annunzio nell’ultimo viaggio, dei Pili portabandiera, della serra da fiori, del Ponte dei Conigli e del Ponte della Fortuna; abbiamo vinto molti bandi, stabilito nuove alleanze, accresciuto GardaMusei e lanciato il progetto GardaMusei Scuole; abbiamo avuto giornate assai speciali il 20 gennaio, il 17 marzo, il 26 maggio (con il Silent Wifi Concert c’erano 7785 visitatori, numero mai raggiunto prima), il 2 giugno, giorno del matrimonio sulla Nave Puglia di Federico d’Annunzio e Giulia Mazzoni, il 14 agosto con il Premio Più Luce! per attori che leggono poesia, il 9 agosto abbiamo ricordato il Volo su Vienna con un spettacolare lancio di volantini da aerei d’epoca, il 22 settembre, con la presentazione di guanti bellissimi dannunziani, del nostro olio e la nostra prima vendemmia, il 2 dicembre è stato consegnato a Samantha Cristoforetti il IX Premio del Vittoriale e il 14 dicembre il Premio Genio Vagante a Elenonora Troja, un’astronauta e un’astrofisica, non a caso nel motto dannunziano “Più alto, più oltre”; abbiamo organizzato un convegno su d’Annunzio e Ovidio e pubblicato gli atti di un importante convegno internazionale su Fiume tenuto nel 1996, allora non pubblicati per mancanza di fondi; abbiamo accolto e aiutato 131 studiosi, acquisito e pubblicato volumi, voglio ricordare in particolare la nuova edizione critica dell’Elettra e il volume che ha dedicato al Vittoriale la Treccani, secondo di una collana sui grandi palazzi italiani, subito dopo il Quirinale; abbiamo ricevuto in dono opere d’arte, volumi preziosi, autografi, e molti ne abbiamo acquisiti, compresi gli autografi scomparsi dal Vittoriale all’inizio degli anni Sessanta; abbiamo inaugurato cinque mostre, “La Favolosa gioia” a Gardaland, “L’illusione del mio tempo” di Quirino Gnutti, “Odorarium mirabilis”, realizzata da Mavive grazie all’art bonus, “Clausure al Vittoriale” di Grazia Cucco, “Fiume 1850-2018. La filatelia fiumana tra mito, storia ed economia. 1918-1924”; abbiamo aiutato a formare numerosi giovani con l’alternanza scuola-lavoro, con i tirocini curriculari universitari, con il Servizio Civile Nazionale e con la didattica museale; abbiamo concluso accordi per il finanziamento di due studiosi con l’Università Ca’ Foscari di Venezia e con l’Università degli studi di Brescia; inoltre abbiamo finanziato tre studiosi per ricerche su Fiume; Il Festival Vittoriale Tener-a-Mente, con biglietti venduti in 31 Paesi, ha avuto il tutto esaurito nella maggior parte degli spettacoli; il bilancio è florido e gli ingressi – 265.146 – hanno raggiunto il numero più alto degli ultimi 40 anni.
Le attività di maggiore soddisfazione – però, a mio parere – sono state quelle meno appariscenti.
La pulizia degli alvei e la messa in sicurezza delle Vallette, l’ammodernamento dell’impianto elettrico dell’Anfiteatro, la creazione dei nuovi magazzini sotto l’Anfiteatro, con la conseguente liberazione di Casa Cama per fini più appropriati, il nuovo impianto di climatizzazione che garantisce una conservazione perfetta dei preziosissimi documenti ospitati negli Archivi.
L’incontro del 2 dicembre, al Vittoriale, con l’assessore alla Cultura di Fiume Ivan Sarar e con la rappresentante dell’ambasciata croata Tamara Perisic. E’ stata la prima volta di un simile evento, ma appena l’inizio di un percorso che impegnerà il Vittoriale nel prossimo biennio: lo studio e la divulgazione dell’Impresa di Fiume”, un episodio cruciale nella vita di Gabriele d’Annunzio e nella storia d’Italia, ancora da mettere nella giusta luce storiografica e interpretativa. Lo faremo.
*Presidente della Fondazione Il Vittoriale degli Italiani