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giovedì 3 gennaio 2019

Marchio d’infamia
di Lidia Sella

Eversivo, populista o pericoloso nostalgico di regimi totalitari:
così la psico-polizia è solita schedare
chiunque muova critiche alla bontà dei regimi politici occidentali
e osi stigmatizzare il progressivo imbarbarimento della società.
Vietato suggerire rimedi per aggiustare questa democrazia guasta
criminalizzato il pensiero libero
condannata l’aderenza alla tradizione
perseguita ogni visione geopolitica non ortodossa:
ecco come le lobby conservano il potere.
Ma simile a una valanga, con il suo orrendo boato,
cresce l’indignazione dei sudditi troppo a lungo vessati.
E i nuovi monarchi sono atterriti
immaginano la propria testa rotolare giù dalla ghigliottina.
Perciò la loro sorveglianza si fa sempre più occhiuta.