C’è una chiesetta…
C’è una
chiesetta laggiù
che
seduce il mio tempo
per
raccogliermi
Inginocchiata
a braccia alzate
mi ergo e
con le mani ai fianchi
in un
grido con occhi opachi
imploro
per il tanto dolore
Le mani
tese, gli sguardi fissi
e larghi,
nel blu mediterraneo
disegnato
col sangue,
disperano
sull’ultimo respiro
a fior di
superficie
Le orche
non guardano il cielo
e nella
mota lorda è il volto di chi
si è dato
a Satana per una pepita.
C’è una
chiesetta laggiù…
Seduce il
mio tempo
per una
preghiera di vento
muto e assorto
per sorgere
fra i
giusti e gli angeli del giorno.
[Laura
Margherita Volante]