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martedì 1 ottobre 2019

L’INCENDIO DI ROCCABRUNA
di Roberto Pazzi

Roberto Pazzi

Riprendiamo da “Echi Liberi” la nota di Roberto Pazzi.

Ho una grande considerazione dell’ispirazione morale che nutre la scrittura di Angelo Gaccione, da sempre allineato fra gli scrittori non del tutto soddisfatti di quel che li pone in essere, la capacità di dipingere con la parola l’informe del mondo e la sua nascosta creaturale bellezza. Come se scrivere fosse sempre succedaneo soltanto dell’azione per cambiarlo in meglio questo mondo, e mancasse sempre la completezza dell’azione. Come se scrivere fosse insomma una imperfetta supplenza dell’azione efficace, la politica.
Lo guardo dall’altra parte della barricata, allineato fra quelli che non sentono questa imperfezione della scrittura. E a volte lo invidio per il furore che freme nelle sue pagine, a me così estraneo… Devo dire però che la lettura di questi racconti mi ha messo addosso quel meraviglioso “accrescimento di vitalità” che Leopardi riteneva il sigillo della Poesia. Sono bellissimi. Perché sono terribili. Illuminano il male e la cattiveria degli uomini nella terra natia di Gaccione, con una potenza di sguardo che a me rammenta solo Verga e Pirandello. La ferocia del male testimoniato è da sé sola il più spietato j’accuse politico che si poteva lanciare. Il male che è sempre sopraffazione del potente e ricco sul più povero e inerme, volontà di dominio, sprezzo della purezza e innocenza, riduzione delle persone a oggetto di possesso, volontà di stupro della Bellezza, golosità cieca del piacere. E il Bene che lento e sordo si leva come un vento a rispondere, seguendo tempi tutti suoi. È una scrittura quella di questi racconti di cose. Lacrimae rerum, non lacrimae hominum. Atto d’amore per la sua terra nativa, questi racconti danno voce a coloro che non sapevano né leggere né scrivere, al cosmo arcaico da cui Gaccione si sente eietto nella sua Milano del fare efficace. Eterno figlio prodigo che torna a casa, dove lo aspettano gli umili avi, avvinti alla ruota della loro disumana fatica di vivere, questi racconti sono per me un piccolo gioiello, così in controtendenza con il miserabile microautobiografismo che aduggia la narrativa italiana di oggi così sospesi in un’aura senza tempo né età, come il mondo che descrive.



Angelo Gaccione
L’incendio di Roccabruna
Di Felice Ed. 2019
Pagg. 120 € 12,00