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domenica 17 novembre 2019

OMAGGIO AL CLAVICEMBALO
di Bruna Panella


Graziella Baroli e Lucia Conte

Splendido pomeriggio all’insegna della musica antica nella bella chiesetta di San Cristoforo sul Naviglio a Milano, con la bravissima cembalista Graziella Baroli e della soprano Lucia Conte che alle note della Baroli ha prestato la sua voce pulita e potente. [A.G.] 

Georg Friedrich Händel: musicista poliedrico

Ieri 16 novembre a San Cristoforo sul Naviglio, secondo appuntamento della rassegna di musica antica dedicata al compianto parroco don Pierluigi Lia.
In sostituzione del programma originario “Da Water Music al Messiah: trascrizioni a uno e due cembali” che è stato sospeso per problemi di salute degli esecutori, la cembalista Graziella Baroli e la soprano Lucia Conte hanno proposto un bel programma sempre haendeliano dall’accattivante titolo “All’opera! Arie e Trascrizioni” con arie e trascrizioni per cembalo da Serse, Alcina, Rinaldo e Giulio Cesare.
Le arie delle opere di Händel sono di una bellezza inarrivabile, estrema cantabilità e profondità di sentimenti, l’espressione della parola messa in risalto da una scrittura musicale ardita che non ha dubbi nell’uso delle dissonanze o di improvvisi cambi armonici se questi fanno emergere lo stato d’animo che lui cerca. Il tutto è stato reso con grande musicalità dalla brava Lucia Conte in alcune fra le arie più famose del grande compositore: “Ombra mai fu” da Serse, “Lascia ch’io pianga” da Rinaldo, “Piangerò la sorte mia” e “Se pietà di me non senti” da Giulio Cesare, “Tornami a vagheggiar” da Alcina, “Vo’ a far la guerra” da Rinaldo.
 Molto brava anche la cembalista Graziella Baroli che ha proposto trascrizioni per cembalo da Rinaldo che hanno reso molto bene anche sulla tastiera l’impronta teatrale dell’Ouverture e Aria “Sulla ruota della fortuna” e di “Or la tromba”.


Baroli e Conte
raccolgono gli applausi
di un pubblico entusiasta

Il terzo appuntamento della rassegna non sarà sabato ma domenica 24 sempre alle ore 16 con un programma dal titolo “G.F. Händel e J.Milton : musica e poesia”. Insieme al cembalista Federico Caldara che eseguirà la Suite I dal secondo Klavier-Werke ci saranno Andrea Florit flauto dolce e traverso, Francesca Del grosso violino e Issei Watanabe al cello barocco in un programma di Triosonate.


Graziella Baroli al clavicembalo
e Lucia Conte al leggio


“Omaggio al clavicembalo” nasce a Milano nel 1980 sotto la direzione artistica di Marina Mauriello, titolare della classe di clavicembalo presso il Conservatorio G.Verdi di Milano ed il Konservatorium di Vienna.
La grande passione per la musica antica, unita a un contagioso entusiasmo da parte di tutti, ha creato le felici condizioni per realizzare, in Italia e all’estero, centinaia di concerti che hanno visto protagonista il clavicembalo in ogni sua possibile performance, da quella solista a quella combinata con più clavicembali, insieme con altri strumenti dell’epoca, voce e orchestra d’archi. Di particolare rilievo sono: i tre cicli integrali delle opere per cembalo di J. S. Bach; i tre cicli integrali dei concerti per uno, due, tre e quattro cembali e archi, compreso il V Brandeburghese e quelli che prevedono la compresenza di altri strumenti solisti; i tre cicli integrali delle Sonate di D. Scarlatti, tutti eseguiti tra Vienna (Conservatorio e Istituto Italiano di Cultura) e Milano (Museo della Scienza e della Tecnica, Serate Musicali, Biblioteca Umanistica della Chiesa di Santa Maria Incoronata e Sala Barozzi dell’Istituto dei Ciechi) tra il 1984 e il 2014, Palazzina Liberty in dicembre 2018. Da molti anni l’attività di “Omaggio al Clavicembalo” è dedicata a Federico Colombo, clavicembalista prematuramente scomparso, allievo di Marina Mauriello. “Omaggio al clavicembalo” è diventata Associazione nel 2007. Gli strumentisti impegnati in questi concerti, da tempo collaborano con l’associazione. Si sono specializzati in prassi di musica antica, provengono da diversi Conservatori in Italia e all’estero e fanno parte della realtà musicale milanese.


San Cristoforo
Post Scriptum:
Ci permettiamo, come giornale “Odissea”, di segnalare al Comune di Milano e all’ATM, che sarebbe indispensabile una fermata del tram o dell’autobus all’altezza della chiesa di San Cristoforo, sia per la preziosità della chiesa, sia per la bella rassegna musicale che vi si tiene. Crediamo che si possa ovviare a questa inconvenienza con molta facilità.