Splendido pomeriggio all’insegna della musica
antica nella bella chiesetta di San Cristoforo sul Naviglio a Milano, con la
bravissima cembalista Graziella Baroli e della soprano Lucia Conte che alle
note della Baroli ha prestato la sua voce pulita e potente. [A.G.]
Georg Friedrich Händel: musicista
poliedrico
Ieri 16 novembre a San
Cristoforo sul Naviglio, secondo appuntamento della rassegna di musica antica
dedicata al compianto parroco don Pierluigi Lia.
In sostituzione del programma originario “Da Water
Music al Messiah: trascrizioni a uno e due cembali” che è stato sospeso per
problemi di salute degli esecutori, la cembalista Graziella Baroli e la soprano
Lucia Conte hanno proposto un bel programma sempre haendeliano
dall’accattivante titolo “All’opera! Arie e Trascrizioni” con arie e
trascrizioni per cembalo da Serse, Alcina, Rinaldo e Giulio Cesare.
Le arie delle opere di Händel sono di una bellezza
inarrivabile, estrema cantabilità e profondità di sentimenti, l’espressione
della parola messa in risalto da una scrittura musicale ardita che non ha dubbi
nell’uso delle dissonanze o di improvvisi cambi armonici se questi fanno
emergere lo stato d’animo che lui cerca. Il tutto è stato reso con grande
musicalità dalla brava Lucia Conte in alcune fra le arie più famose del grande
compositore: “Ombra mai fu” da Serse, “Lascia ch’io pianga” da Rinaldo, “Piangerò
la sorte mia” e “Se pietà di me non senti” da Giulio Cesare, “Tornami a vagheggiar”
da Alcina, “Vo’ a far la guerra” da Rinaldo.
Molto brava
anche la cembalista Graziella Baroli che ha proposto trascrizioni per cembalo
da Rinaldo che hanno reso molto bene anche sulla tastiera l’impronta teatrale
dell’Ouverture e Aria “Sulla ruota della fortuna” e di “Or la tromba”.
Baroli e Conte raccolgono gli applausi di un pubblico entusiasta |
Il terzo appuntamento della rassegna non sarà
sabato ma domenica 24 sempre alle ore 16 con un programma dal titolo “G.F. Händel e J.Milton : musica
e poesia”. Insieme al cembalista Federico Caldara che eseguirà la Suite I dal
secondo Klavier-Werke ci saranno Andrea Florit flauto dolce e traverso,
Francesca Del grosso violino e Issei Watanabe al cello barocco in un programma
di Triosonate.
Graziella Baroli al clavicembalo e Lucia Conte al leggio |
“Omaggio al
clavicembalo” nasce a Milano nel 1980 sotto la direzione
artistica di Marina Mauriello, titolare della classe di clavicembalo presso il
Conservatorio G.Verdi di Milano ed il Konservatorium di Vienna.
La grande passione per
la musica antica, unita a un contagioso entusiasmo da parte di tutti, ha creato
le felici condizioni per realizzare, in Italia e all’estero, centinaia di
concerti che hanno visto protagonista il clavicembalo in ogni sua possibile
performance, da quella solista a quella combinata con più clavicembali, insieme
con altri strumenti dell’epoca, voce e orchestra d’archi. Di particolare
rilievo sono: i tre cicli integrali delle opere per cembalo di J. S. Bach; i
tre cicli integrali dei concerti per uno, due, tre e quattro cembali e archi,
compreso il V Brandeburghese e quelli che prevedono la compresenza di altri
strumenti solisti; i tre cicli integrali delle Sonate di D. Scarlatti, tutti
eseguiti tra Vienna (Conservatorio e Istituto Italiano di Cultura) e Milano
(Museo della Scienza e della Tecnica, Serate Musicali, Biblioteca Umanistica
della Chiesa di Santa Maria Incoronata e Sala Barozzi dell’Istituto dei Ciechi)
tra il 1984 e il 2014, Palazzina Liberty in dicembre 2018. Da molti anni l’attività di “Omaggio al
Clavicembalo” è dedicata a Federico Colombo, clavicembalista prematuramente
scomparso, allievo di Marina Mauriello. “Omaggio al clavicembalo” è diventata
Associazione nel 2007. Gli strumentisti impegnati in questi concerti, da tempo
collaborano con l’associazione. Si sono specializzati in prassi di musica
antica, provengono da diversi Conservatori in Italia e all’estero e fanno parte
della realtà musicale milanese.
San Cristoforo |
Post Scriptum:
Ci permettiamo, come giornale “Odissea”, di segnalare al Comune di
Milano e all’ATM, che sarebbe indispensabile una fermata del tram o
dell’autobus all’altezza della chiesa di San Cristoforo, sia per la preziosità
della chiesa, sia per la bella rassegna musicale che vi si tiene. Crediamo che
si possa ovviare a questa inconvenienza con molta facilità.