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mercoledì 29 gennaio 2020

Riceviamo e pubblichiamo
APPELLO AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO
GIUSEPPE CONTE

Giuseppe Conte

Presidente reintroduca nella trasformazione in legge nel decreto milleproroghe, come iniziativa della Presidenza del Consiglio, due emendamenti che intervengono su un argomento di grandissimo allarme sociale.
GLI EMENDAMENTI: Alcune associazioni di volontariato, le Acli, collaborando con parlamentari e con magistrati che hanno già in passato collaborato con il legislatore e che si sono resi conto che sono emersi nuovi e delicati problemi, hanno proposto per la trasformazione in legge nel decreto milleproroghe i seguenti due emendamenti: 

1. L'estensione ai professionisti delegati nominati dal giudice dell’esecuzione a norma dell’articolo 591-bis del Codice di Procedura Civile, nonché ai curatori, ai commissari giudiziali e ai liquidatori giudiziali nominati dal Tribunale nelle procedure concorsuali delle norme sull'adeguata verifica della provenienza dei capitali previste al decreto legislativo 21 novembre maggio 2007, n. 231, agli articoli 17 e seguenti;

2. L'istituzione presso il Ministero della Giustizia di una Banca dati degli offerenti, delle stime e delle vendite alleghiamo gli emendamenti completi in copia. l'approvazione di questi emendamenti è socialmente urgente per impedire il riciclaggio e la lavanderia di centinaia di milioni di euro ogni anno (la nostra è una stima prudente perché molti esperti valutano che si tratta in realtà di miliardi di euro).  Ogni giorno leggiamo sui giornali dell'attività delle varie mafie, non solo italiane, nel settore.  Basti per tutti il seguente articolo di ieri sul Corriere della Sera:  
https://milano.corriere.it/notizie/cronaca/20_gennaio_24/san-siro-limmobiliare-clandestina-case-popolari-occupate-f3e5470e-3e1a-11ea-a1df-03cb566fb1c9.shtml

La norma è stata sollecitata da importanti giornali, citiamo tra i tanti l'articolo di Fabio Savelli nella rubrica di Milena Gabanelli sul Corriere della Sera del 25 11 2019: “Fra le migliaia di emendamenti proposti nelle norme in approvazione a fine anno, si troverà la volontà politica?” Tali emendamenti sono stati dichiarati inammissibili investendo aspetti procedurali-processuali A noi appare un’errata e frettolosa interpretazione. Il “decreto milleproroghe” è diventato un utile strumento del governo per intervenire d'urgenza su importanti problemi sociali o organizzativi dell'apparato statale che si sono manifestati e si vogliono affrontare immediatamente. Per restare agli atti compiuti dall'attuale maggioranza, nel decreto milleproroghe e nella successiva trasformazione in legge del 2018 sono stati compresi tra gli altri:
• una disposizione che di fatto eliminava per l’anno scolastico in corso il divieto di iscrizione all’asilo e alla scuola dell’infanzia per i bambini non vaccinati.
• la cancellazione del fondo per le periferie da 1,6 miliardi di euro
• Il cambiamento delle norme sugli sloggi delle famiglie in caso di esecuzione immobiliare. Come risulta evidente si tratta di norme che era importante approvare immediatamente e rendere immediatamente operative. Chiediamo quindi alla Presidenza del Consiglio di riammettere questi emendamenti e di farli suoi.