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mercoledì 5 febbraio 2020

Arte
MARCELLO MORANDINI
di Giorgio Colombo

Il rigore di un catalogo


Milano, Pinacoteca di Brera, 30. 1. 2020, presentazione del ‘Catalogo ragionato’ del percorso artistico (1964-2018) di Marcello Morandini. Nato a Mantova nel 1940, vive e lavora a Varese. Architetto, scultore, designer, con partecipazioni importanti in numerose Gallerie d’arte, riduce progressivamente i mezzi di cui intende giovarsi sino ai singoli valori del bianco e del nero, il binomio che segna la sua principale produzione dal ’64 ad oggi. Dunque non solo l’abbandono di ogni rappresentazione del visibile, ma anche dei differenti mezzi colorati e degli strumenti connessi alla configurazione delle forme viventi, alle interferenze dei propri umori individuali, a cui contrappone la “Civiltà delle macchine”, l’importanza della tecnica e della tecnologia, la funzione, la relazione geometrica, sempre entro la “geometria euclidea”. 


Nessun esoterismo, ma ricchezze di possibilità: traslazioni, progressioni, torsioni, tensioni, moltiplicazioni, raggiere, rotazioni ecc. Anche quei progetti architettonici che si sviluppano su altra scala, obbediscono agli stessi principi. Tutto nel bianco e nel nero, non di due colori (scrive Marco Meneguzzo), inesistenti, ma nella concentrazione, focalizzazione ed evidenziazione solo di quei sistemi di movimento geometrico tra forme e spazio su cui si basa tutto il suo mondo.