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domenica 8 marzo 2020

8 MARZO
di Carmine Scavello


Frugando nella memoria, ho trovato la seguente storiella; l’ho scritta per riconoscere il ruolo della Donna e per onorare tutti gli uomini che la rispettano.
Prima di creare la donna, Dio si fermò un attimo a pensare: E adesso da dove la genero? Adamo ha un corpo perfetto - fatto a Mia immagine e somiglianza - e non voglio deturpare il suo aspetto visivo - togliendogli un organo bene in vista. Potrei prendere una parte di un suo piede, ma, poi, si vede che ne manca un pezzetto; il piede - per quanto fosse nobile - è pieno della sporcizia che trova per terra. La donna - quale essere elegante e benfatta - non merita un trattamento così umile; la Madonna, un giorno, potrebbe rimproverarmi per questa scelta poco felice e irriguardevole nei Suoi confronti! Potrei prendere una parte della mano, ma, poi, non so se quell’arto ha compiuto buone azioni: certe mani picchiano e uccidono! Potrei prendere un pezzettino di lingua, ma come faccio ad essere certo che abbia detto solo parole gentili? La lingua è un organo molto potente; se è usato come arma offensiva ne uccide più della spada! Mah, potrei prendere un pezzetto del suo cuoio capelluto; però, è troppo vicino al cervello ed Ella potrebbe ragionare come un uomo; in effetti, si sente diversa. E adesso che faccio? Mi è venuta un’idea! Quasi quasi, prendo una costola; tanto è una zona coperta dalla pelle e nessuno se ne accorgerà; l’uomo ne ha dodici paia e i posteri crederanno che “Io” ne abbia presa una; il mio prelievo è simbolico. Sono contento! Ho fatto una bella scelta: la costola è vicina al cuore per cui l’uomo amerà la propria donna! La storiella fantasiosa è degna di essere raccontata nel giorno della Festa della Donna. Il Signore sperava in cuor Suo che l’uomo nel tempo se ne fosse presa cura e l’avesse trattata meglio di se stesso; gli aveva fornito il dono della ragione e pensava che ne avesse fatto buon uso. Le cose non andarono proprio così; alcuni uomini - non degni di far parte del genere umano - buttarono la maschera e considerarono - tuttora si comportano così - la donna un oggetto come un animale domestico di sua proprietà e al suo servizio. C’è un però, gli animali maschi forniti di solo istinto dal Creatore non uccidono, né torturano, né rendono schiava la propria compagna: non hanno comportamenti bestiali - mi scuso con le bestie per questa analogia. Certi uomini carenti di intelligenza si comportano diversamente dagli animali, facendo del male alle donne fino a sopprimerle fisicamente. Si arrogano un diritto che nessuno Organo Celeste abbia loro concesso. Per fortuna, altri Uomini di buona volontà hanno sottoscritto la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani che al primo articolo afferma: “Tutti gli esseri umani nascono liberi ed uguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza”. La Festa della Donna dev’essere ogni giorno un felice pensiero dedicato in onore della sua Persona e, invece, viene rattristato da violenze fisiche e morali e da continui femminicidi. Gli animali dovrebbero offendersi quando un uomo indegno viene definito un animale! Grazie Dio per averla generata, dicono le persone di buonsenso.