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lunedì 16 marzo 2020

CORONAVIRUS E IMMUNOSTIMOLAZIONE
Parte prima  


Non essendoci al momento disponibile una cura in grado di bloccare la replicazione del Coronavirus, è necessario aiutare le persone a rendere il sistema immunitario “più attivo”, più forte e adeguato a rispondere alle infezioni indotte da agenti patogeni.
L'organismo si oppone all'attacco di un agente estraneo con i suoi meccanismi di difesa. Alcuni di questi meccanismi sono preesistenti all'esposizione all'agente estraneo e non hanno la capacità di discrimine.
Il sudore, il lisozima della pelle ed i fagociti costituiscono le difese naturali, la cosiddetta immunità naturale. Gli altri meccanismi di difesa sono invece attivati dal contatto con l'agente estraneo, sono specifici per ogni singola sostanza od agente ed aumentano di intensità ad ogni successiva esposizione alla sostanza stessa. È questa quella che viene definita l'immunità acquisita.
La risposta del sistema immunitario è distinta, a seconda delle componenti del sistema immunitario implicate, in Umorale e Cellulare
L'immunità umorale può essere trasferibile a individui non immunizzati attraverso il plasma o il siero. Questa immunità è mediata dagli anticorpi, molecole circolanti che vengono prodotte in seguito all'attivazione dei linfociti B da parte dell'antigene, sostanza che penetra nell'organismo.
L'immunità cellulare, invece, è trasferibile solamente attraverso le cellule prelevate da un soggetto immunizzato ed è mediata dai linfociti T.
Tra le funzioni del sistema immunitario, quotidianamente bombardato da avvertimenti esterni, risaltano per frequenza ed importanza le risposte Th1 e Th2, che sono risposte linfocitarie. La risposta Th1 è orientata verso la distruzione diretta dei virus e dei batteri. La risposta Th2 è indirizzata in senso anticorpale, precipua delle malattie allergiche, in cui le cellule stimolano la produzione di anticorpi, che a loro volta distruggono gli intrusi.
La natura e la struttura dell'agente esterno selezionano il tipo di risposta.
Non tutti i virus inducono una risposta Th1. Ci sono, per esempio, alcuni agenti patogeni: il virus dell'influenza e quello del morbillo che ne sopprimono la risposta. Nello sbilanciamento immunitario con una condizione di immunosoppressione verso i Th1, si ha un blocco della risposta cellulare IL-12-mediata, con conseguente incapacità di arrestare il ciclo replicativo del virus e bloccarne l'infezione.
In questo quadro è necessario agire sul ripristino e/o sul rafforzamento della risposta Th1, riequilibrando la bilancia Th2.
La vertiginosa evoluzione delle nostre conoscenze scientifiche e la considerazione, in base alle evidenze cliniche, che connota il corpo umano come un unico sistema in cui la Psiche, il Sistema Nervoso, l'Endocrino e l'Immunitario interagiscono, scambiandosi e correggendo l'omeostasi, hanno portato all'uso non solo di sostanze (farmaci e piante fitogemmoterapiche) capaci di stimolare o di correggere un deficit nella risposta immunitaria. Queste sostanze che cercano di normalizzare le funzioni carenti sono chiamate immunostimolanti.
Prima di elencare le principali piante medicinali ad attività immunostimolante, definiamo il termine di adattogeno, perché anche gli adattogeni possiedono un'attività immunostimolante.
Il termine adattogeno, coniato nel 1947 dal farmacologo N. M. Lazarev indica una sostanza che deve soddisfare queste regole:

1- aumentare la resistenza dell'organismo indipendentemente dalla natura dello stimolo nocivo (effetto non-specifico);
2- prevenire o antagonizzare i disturbi causati da agenti che provocano stress, anche se questi vanno in direzione opposta nell'ambito della stessa condizione patologica (effetto normalizzante);
3- essere sicura (tossicità minima).

Gli adattogeni, così definiti, costituiscono una classe di regolatori metabolici (di origine naturale) che possono aumentare la capacità dell'organismo ad adattarsi agli stimoli dell'ambiente circostante e ad evitare i danni che possono derivarne. Essi non hanno un corrispettivo nell'ambito della farmacologia classica; tuttavia possono essere inseriti in quel gruppo di farmaci che nella denominazione anglosassone vengono definiti “lifestyle drugs”.

Piante Medicinali Ritenute Adattogene
Astragalo, Brionia, Centella, Cordyceps, Eleuterococco* Ginseng*, Rodiola, Salsapariglia, Schizandra, Uncaria, Witania.                                                                                                
*Raccomandate dalla Commissione E tedesca per contrastare debolezza e fatica.

[A cura del dott. Teodosio De Bonis della Scuola di Nutrizione Regolativa Sistemica - Nutrirsi]