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domenica 5 aprile 2020

La fiaba
Riccio Spino Spinoso
di Laura Margherita Volante


Nel bosco viveva un riccio molto scorbutico, che usciva solo di notte e d’inverno… tanti saluti!, si addormentava non volendo essere svegliato, e gli amici lo chiamavano Spinoso, poiché era  molto pungente, non solo per il manto, ma anche per le sue secche risposte. Viveva nel bosco anche lo scoiattolo Nocino, molto carino, svelto e simpatico, sempre in cerca di ghiande di noci e di nocciole, insomma un gran golosone. Cercava di fare il simpaticone con Spino il riccio, ma questi si girava dall’altra parte infastidito. Una notte riccio Spino Spinoso, uscendo dal bosco si trovò sulla strada, dove passavano tanti fari che lo abbagliavano. Spino aveva buon naso, ma non ci vedeva molto bene, e così una macchina senza schivarlo lo prese in pieno lasciandolo stramazzato sull’asfalto. Scoiattolo Nocino, sempre in giro e curioso, vide Spino accasciato in mezzo alla strada. Subito affannato andò a soccorrerlo. Voleva spostarlo ma non ce la faceva. Lo sforzo era troppo grande per lui. Allora in un lampo andò a chiedere aiuto agli amici del bosco. Arrivarono in gruppo e insieme lo trascinarono nella boscaglia. Arrivò pure cervo Dottò, famoso per sapere fare tutto con le sue maestose corna. Infatti, piano piano con le corna spostò le spine del riccio per leccargli le ferite, così fecero gli altri senza farsi male. Spino si risvegliò dal suo stato comatoso e vedendosi circondato dagli abitanti del bosco. “Cosa mi è successo?”, chiese. “Uscendo dal bosco sei andato a finire sotto le ruote di un pirata della strada”, risposero in coro. “Scoiattolo Nocino ti ha salvato!”, aggiunsero. Riccio Spino - duro e scontroso - si commosse per la solidarietà degli amici del bosco. “Vi chiedo scusa per mio carattere spinoso, d’ora in poi cercherò di essere gentile”. Poi rivolto a Nocino disse “Ti aiuterò a rompere noci e nocciole in segno di gratitudine” e replicò “anche a togliere le castagne dai ricci… ma ti piacciono?” E ridendo si arrotolò a mo’ di palla. “Non calciatemi che vi pungete…!”, continuando a ridere contento e divertito. Allora stando allo scherzo cervo Dottò gli diede due cornate e tutti risero insieme di quel gioco spiritoso. Nel bosco tornò l’armonia al canto degli uccellini. Arrivò l’inverno e riccio Spino Spinoso si addormentò sereno mentre tutti gli amici fecero silenzio per non disturbarlo.
“La solidarietà non fa differenze”.