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sabato 18 aprile 2020

ORA NON POSSONO SPENDERLI
Luigi Caroli

La bella gente chiamata a curare la cosa pubblica” dice la vecchia, famosa e ancora lucida Sveva Casati Modigliani, milanese da molte generazioni “è gente di quattro soldi, senza capacità e priva di moralità”. E prosegue: “Questa epidemia chiama i protagonisti della storia recente sul banco degli imputati. Gli ospedali chiusi, i finanziamenti tagliati e i soldi deviati nelle tasche degli amiciMentre gli anni del boom - i gloriosi trenta (48/78) - sono stati (o ci sembrano ora) meravigliosi, quelli recenti appaiono (ma non a tutti) odiosi”. I vecchi dirigenti della D.C. vennero più volte criticati. I ladroni attuali godono - per contro - dell’assidua protezione dei giornaloni e delle tivù spazzatura (e tali sono anche quelle paludate). Le verità vengono nascoste e travisate. Conclude la signora Modigliani: “È giunta la stagione della furbizia, l’idea che prevale è che solo la destrezza, la disinvoltura e il clientelismo possono essere vincenti. Non c’è bisogno di competenti. A prevalere devono essere i diritti (viva i diritti senza doveri)!”.
Se hanno precedenti penali è ancora meglio. Significa che ci sanno fare. Sono furbi… diritti. Della sanità si devono occupare solo quelli interessati a distribuire soldi agli “amici” e ai “compari”. Un tot agli “amici”. Un tot (sconto 30) ai “compari”. Qualcosina talvolta scappa per i finti avversari politici. Non faranno domande nelle apposite sedi. Il solo problema da risolvere è: “È fidato il capo dei distributori?”. Se, in qualche rara occasione, le magagne sono venute allo scoperto è perché i patti spartitori non sono stati rispettati e qualcuno ha parlato. Visto quel che è successo pensate che gli ignavi che si sono – nei fatti – disinteressati della salute pubblica (il numero dei morti lombardi superiore nettamente a quello di tutte le altre regioni lo prova senza ombra di dubbio) abbiano mostrato un’ombra di pentimento e sentito almeno il bisogno di defilarsi? Macché! Addirittura, complici (incassano alla grande per farlo) i “giornaloni” e le “tivù spazzatura”, si fanno propaganda in vista dei futuri affari. Il prossimo? Le Olimpiadi Invernali. Il peggior e maggior colpevole compare “cotidie” in Tivù per annunciare i guariti grazie ai suoi provvedimenti. Cari amici, i numeri raccontati ogni pomeriggio da Borrelli non vogliono spaventarvi. I “veri” guariti sono un terzo dei dimessi ed è a questi che si riferiscono i dati. Il numero (quasi) esatto dei morti è almeno il triplo di quello raccontato. La situazione di Lombardia e Piemonte è tragica. Si continua a ripetere che diminuiscono ogni giorno gli ospiti del reparto “rianimazione”. È vero a livello complessivo nazionale, ma in Lombardia e presto in Piemonte di posti liberi nella “terapia intensiva” non ce ne sono. E “l’ospedale per l’Italia” favoleggiato da Guido Bertolaso ospita ben sette pazienti dei cinquecento previsti. È stata una “lucrosa” pagliacciata. I 21 milioni donati “dovevano” trovare “altri destinatari”. Il peggior colpevole ha mostrato tutta la sua incapacità. Si tolga l’elegante soprabito affinché voi possiate spingerlo - nel punto giusto - ad andarsene in compagnia del suo “penoso” compare (una vera nullità). Questi ha tenuto aperto quando bisognava chiudere. Oggi insiste per aprire quando - a maggior ragione - si deve chiudere tutto quello che si può. È inutile, anzi dannoso, dar retta alla Confindustria, che ha sempre fatto gli interessi dei maggiori industriali e mai quelli dei piccoli imprenditori. Per gli italiani non hanno mai fatto niente di buono e i loro utili li hanno portati nei paradisi fiscali. I padroni, mentre i loro operai sono attaccati dal virus, se ne stanno in villa e non rischiano la sala rianimazione. Termino riprendendo l’argomento “Distributori”. Dopo lunghe trattative, sono stati nominati e, anche se non fanno alcunché, già incassano i loro favolosi stipendi. Lo faranno - virus permettendo - per i prossimi sei anni. Hanno un solo cruccio. Carlo Cracco ha finito di cucinare per l’ “Ospedale Per l’Italia”, ma - almeno fino al 4 maggio - non può ospitarli. Loro oggi non sanno come spendere i nostri soldi.