Pagine

sabato 4 aprile 2020

Spigolature
LA CARTA E I VIRUS


“Ho toccato con mano un vantaggio dell’on-line: tu scrivi e vedi subito pubblicato il tuo scritto. Mentre con le riviste cartacee ci vogliono settimane o mesi… Non so se essere contento o preoccupato”.
Filippo Ravizza

“Noi siamo dei gutenberghiani, abbiamo la carta nel sangue. Ci sembra che il pensiero si possa fissare eterno solo sulla carta che è, tuttavia uno dei materiali più fragili in natura. E da secoli si è rivelato il più resistente. Un virus non cancella solo gli uomini; ce ne sono di altrettanto temibili, viaggiano nella Rete e possono cancellare tutto quanto la nostra intelligenza ha immagazzinato nei computer”.
Angelo Gaccione

“Lo so, era una provocazione a me stesso, a quello che ho sempre pensato: il libro, la carta, lo sai che vivranno comunque più a lungo di te. È questo il loro incommensurabile fascino, e poi lo spessore, la resistenza al tatto, e il profumo. Un computer non profuma”.
Filippo Ravizza