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domenica 5 aprile 2020

UNA LETTERA DELLA POETESSA AZZOLA
Milano, 3 aprile 2020


Caro Angelo,
ho letto la recensione brillante al tuo libro Spore, ed. Interlinea, di Gabriella Galzio, insieme alle riflessioni di vari autori riguardo il vissuto presente in tempo di pandemia. Odissea sempre ospita interventi non banali, ma che sono fonte di riflessione e, in questo caso, di suggestione di cambiamento filosofico, sociale, produttivo. Non mi sento di essere molto ottimista perché gli interessi in campo sono strabordanti e strafottenti. Le diseguaglianze enormi e lo sfruttamento del pianeta, la cacciata degli animali dal loro habitat naturale causa spogliazione e deforestazione, l’estinzione delle specie, non vorrei che passassero in secondo piano anzi, che sparissero dall’agenda. In questi giorni si intravvede come sarebbe un mondo più pulito, rispettoso delle vite nel mondo, compatibile con quell’‘intelletto infinito’ di spinoziana memoria.  Le prese di posizione di capi di governo e di stato finora sono state quasi sempre incompatibili con il diffondersi dell’epocale epidemia, spesso negata. Il “Financial Times” di oggi pubblica interventi contro la politica sanitaria del presidente degli Stati Uniti e il suo negazionismo, all’origine di tante morti. Sappiamo che ha dovuto rimangiarsi le prime sparate, ovviamente senza perdere la faccia di bronzo. Speriamo che paghi almeno al momento delle elezioni.
Quanto sopra mi conferma che stai bene, che la tua famiglia sta bene. Vi ho pensato, ti ho pensato, ma mi sono un po’ rinchiusa a fare i miei lavori.
È uscita la mia raccolta poetica Tutte le forme di vita, con La Vita Felice. Ho qui le copie in casa, ma ogni presentazione, ogni uscita pubblica sono rimandate. Da alcuni giorni mando in giro qualche copia, e per un mese sono rimaste in giacenza in casa mia. Anche andare alla posta è faticoso, ma alla prossima uscita ti spedirò il libro.
Un abbraccio,
Claudia