Pagine

sabato 9 maggio 2020

LA FIABA
Il cavallo Nontiprendo
di Laura Margherita Volante


Cavallo Nontiprendo era un baio dal fisico slanciato elegante dal colore di un sigaro cubano, con in fronte una stella d'oro.
Il suo fantino lo amava molto, lo accudiva, gli accarezzava il muso e Nontiprendo faceva gli occhi dolci e umidi.
Durante i giorni di festa i bambini andavano al maneggio per visitare i cavalli. Di fronte a Nontiprendo rimanevano estasiati e attratti dalla sua stella d'oro in fronte, tanto da volerlo montare. Il suo fantino di nome Eros cercava di convincere Nontiprendo a farsi cavalcare dai bambini. Niente da fare, iniziava nitrire, ad alzare la zampa innervosito e con il muso esprimeva il suo rifiuto. Eros era dispiaciuto per i bambini "Sarà nel nome un destino...", pensava quel nome dato per la bizzarria del soggetto, che già da puledro dimostrava reticenza a farsi montare da chiunque. Era fedele solo al suo fantino. Un bambino arrabbiato esclamò "Sarai pure bello ma molto antipatico!". Un giorno arrivò al maneggio un bambino speciale di nome Leo, il quale guardava Nontiprendo con uno sguardo pieno d'amore senza chiedere nulla. Ogni giorno si faceva accompagnare dal suo papà per guardarlo. Eros gli chiese "Ti piacerebbe salire in groppa del cavallo? "Mi piacerebbe ma non posso, Nontiprendo non vuole ed io lo rispetto", fu la risposta. Intanto i bambini che andavano a vedere i cavalli, incominciarono a prendere in giro Nontiprendo, gridando e correndo davanti a lui "Nontiprendo... Nontiprendo... Nontiprendo... e chi ti vuole? Chi ti credi di essere?", tanto che Eros fu costretto a mandarli via. Leo che era lì gli sussurro "Non badare a loro, non capiscono niente!" e chiese al fantino "Perché si chiama Nontiprendo ed è poco socievole?".
"Durante il parto la sua mamma dallo sforzo morì; il puledrino essendo molto sensibile e intelligente si chiuse in se stesso e scambiò me per la sua mamma".
"Poverino" disse Leo. "Anch'io non ho la mamma". Nontiprendo rizzò le orecchie avvicinando il muso al bambino speciale. A quel punto Eros con delicatezza fece uscire dalla stalla Nontiprendo e con cautela fece segno a Leo per farlo salire in groppa al cavallo. Nontiprendo divenne docile facendosi montare dal bambino, che felice fece una passeggiata a cavallo nel recinto sentendosi un re.
Fantino Eros dopo quel fatto straordinario comprese il cavallo pensando "Forse Nontiprendo si farebbe montare solo da bambini speciali come lui". Infatti, da quel giorno invitò i bambini speciali, che accompagnati dai loro educatori o genitori, poterono felici cavalcare Nontiprendo. "Ma guarda te! sei proprio un cavallo tanto testone quanto buono". Nontiprendo lo guardò nitrendo verso il cielo annuendo con la testa. Da quel giorno tutti bambini speciali furono gli amici di un cavallo speciale. Il "Nontiprendo" era solo per chi non meritava tanto.
La diversità rende speciali chi la vive…