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giovedì 4 giugno 2020

IL VALORE DEL 2 GIUGNO: “L’UNITA’ MORALE”        
di Gabriella Galzio


Ha ragione Mattarella a fondare la Repubblica sull’ unità morale, ma è proprio lì il baco: che con buona parte di queste destre non abbiamo in comune proprio i valori morali, in quanto queste sono rette unicamente da interessi; ora i valori morali guardano al bene di tutti, gli interessi tirano faziosamente solo da una parte. La frattura c’è e appare insanabile, perché su queste basi viene a cadere l’onestà intellettuale e il significato costruttivo della stessa opposizione. Ecco perché proprio oggi le destre avrebbero dovuto astenersi dall’esaltare le loro posizioni di parte, che giungono così stridenti con l’appello all’unità super partes del Capo dello Stato.
Ma in quest’epoca di guicciardiniani particolarismi, anche la pandemia è apparsa a taluni cosa di parte e non unitaria iattura, anche la minacciata salute è stata rivendicata come personale prerogativa e non come inalienabile bene collettivo (art. 32 Cost.).
E così abbiamo visto fioccare appelli prossimi alla class action di over 70 (intellettuali compresi) che rivendicavano il loro diritto alla libertà, totalmente dimentichi del superiore diritto all’incolumità di tutti, ignari di quanto la loro libertà di singoli potesse mettere a rischio la salute dell’insieme della collettività (vedi scenari di rischio). Analogamente assistiamo alla reazione di certi governanti regionali (Milano o Veneto) che minacciano ritorsioni a fronte di richieste di protezione (la Sardegna come la Grecia) come si trattasse di sua lesa Maestà il loro Io.
O, ancora, governatori di regione (Sardegna) dare contro allo Stato statalista centralista quando il governo cerca di salvaguardare l’equilibrio sanitario ed economico del paese nel suo insieme.
E siamo sempre nella visione di parte quando si scredita come assistenzialista uno Stato nobilmente sociale, sociale proprio perché provvede ai bisogni dell’insieme della collettività, sanità in testa.
Ed è ancora negli interessi di parte che dal ’92 la sanità nazionale è stata via via privatizzata a detrimento della salute di tutti, massimamente in questa pandemica congiuntura.
Gli esempi potrebbero moltiplicarsi di come abbia preso il sopravvento la prevaricazione delle singole parti sopra il tutto a rischio di disintegrazione. E dunque fa bene Mattarella a ricondurci all’unità, e che il rispetto dell’altro, vero collante di ogni collettività, sia di natura morale, non dovrebbe mai essere dimenticato.